Secondo il Centro studi delle Camere di Commercio, Genova è il comune italiano a maggior rischio di desertificazione commerciale, segnando un meno 20% nel commercio di vicinato.
“Nove anni di Toti e sette anni di Bucci hanno distrutto il piccolo commercio nei centri storici del capoluogo. Le serrande abbassate costituiscono un problema economico, ma anche una questione sociale e di sicurezza urbana. I campanelli di allarme sono suonati in questi anni, ma il centrodestra ha proseguito nella miope apertura indiscriminata di centri commerciali, e ora raccogliamo i cocci.
Lo si vede in pieno centro, dove di fronte alla Rinascente chiusa dal 2018 oggi chiude definitivamente anche il Moody. Lo si vede nelle vie centrali delle delegazioni, e poi in ogni quartiere collinare dove il piccolo commercio era un punto di riferimento per una popolazione anziana e fragile.
Con quello che ha combinato, le promesse di Bucci fanno sorridere. Serve un cambio drastico, una moratoria per l’apertura di nuova grande distribuzione, incentivi economici e progetti specifici per tutelare quei centri commerciali naturali che sono le strade dei tanti centri storici genovesi”.
Lo ha dichiarato oggi il consigliere comunale di Genova Simone D’Angelo (Pd).
Piccolo commercio in Liguria, assessore Piana: proficuo lavoro riconosciuto da tutti