“La provincia di Savona è stata esclusa dal riconoscimento dello stato di emergenza per la calamità naturale avvenuta agli inizi di ottobre. Una vergogna”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).
“Penso ad esempio al territorio albenganese – ha spiegato Mai – il quale ha subìto importanti danni che oggi non vengono neppure considerati. Peraltro, a causa di questa scellerata decisione del Governo Conte, non sono nemmeno garantite le procedure semplificate per ripristinare i danni.
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha infatti riconosciuto lo stato di emergenza solamente per la provincia di Imperia, ma anche in questo caso il territorio è stato abbandonato perché è stato previsto uno stanziamento del tutto insufficiente, ossia di soli 7 milioni di euro, per coprire i gravi danni registrati nell’estremo Ponente.
In tal senso, la Liguria ha registrato circa 50 milioni di euro di danni derivanti da calamità esclusivamente per le somme urgenze.
Inoltre, appare paradossale avere riconosciuto la stato di calamità nel territorio imperiese dove scorre il fiume Arroscia, che fa parte del bacino del Centa e ha portato distruzione, quando lo stesso fiume Centa, che ha provocato il crollo degli argini, non è stato neanche contemplato nel provvedimento del Governo Conte.
In Regione Liguria si sta lavorando affinché a Roma si ravvedano, inserendo anche il territorio savonese tra le aree per le quali viene riconosciuto lo stato di emergenza e implementando con le necessarie risorse i 7 milioni di euro previsti per l’Imperiese.
Il Governo Conte deve inoltre riconoscere quantomeno le somme urgenze, fermo restando che si dovrebbero sostenere concretamente anche le aziende e i privati, destinando fondi per ulteriori interventi di messa in sicurezza del territorio.
Porto ad esempio l’evento delle mareggiate 2018, periodo nel quale la Lega era al governo. A differenza di quanto accade oggi con il Pd-M5S, in quel frangente furono destinati fondi per le somme urgenze e per le imprese, ma anche importanti finanziamenti per interventi di resilienza, di cui i liguri hanno beneficiato quest’anno e beneficeranno nel corso del 2021”.