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DAP e PRAP Torino visitano carcere Marassi, apprezzamento del Sappe

DAP e PRAP Torino visitano carcere Marassi, apprezzamento del Sappe
Il carcere di Marassi

Visita istituzionale ieri, nel carcere di Marassi a Genova, del Direttore Generale del Personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Massimo Parisi, e del Provveditore regionale del Piemonte (competente anche per la Liguria), Mario Antonio Galati.

Nel merito, Vincenzo Tristaino, segretario regionale ligure del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, esprime apprezzamento: “è un fatto estremamente positivo che i due alti dirigenti del Ministero della Giustizia siano venuti a rendersi personalmente conto della realtà operativa del personale della Polizia Penitenziaria in servizio a Marassi e della particolare complessità della struttura genovese, perennemente sovraffollata ed all’interno della quale coesistono detenuti di ogni tipo – stranieri, malati psichici, tossicodipendenti. Fattispecie, questa, che assimila tutti i penitenziari liguri. Per noi è importante, e lo abbiamo chiesto ufficialmente, avere uomini per gli organici della Polizia Penitenziaria ma anche di intraprendere tutte le azioni e le interlocuzioni necessarie affinché Genova possa tornare ad ospitare la sede del Provveditorato per l’Amministrazione Penitenziaria della Liguria, autonoma dal Piemonte, al fine di porre prontamente rimedio alle continue e numerose problematicità, che stanno quotidianamente emergendo negli Istituti di pena regionali”.

“È stato un grave errore politico sopprimere, a Genova, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, accorpando tutto a Torino, che non a caso manda tutti i detenuti più problematici dal Piemonte e dalla Valle d’Aosta in Liguria”, aggiunge il segretario generale SAPPE Donato Capece. “Genova deve essere messa in condizione di avere un proprio Provveditorato regionale, con una piena autonomia organizzativa e gestionale da parte di un Dirigente, certamente utili ai servizi di Polizia Penitenziaria ed alla gestione dei detenuti. E questo sarebbe utile anche per accelerare i tempi per la costruzione di un nuovo carcere a Savona il cui territorio, dopo la chiusura del S. Agostino sta pagando un grande prezzo in termini di territorialità della pena e operatività del personale di Polizia e dell’Amministrazione penitenziaria. Io credo che sia fondamentale dare un segno tangibile di riconoscenza ai poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri della Regione per quel che quotidianamente fanno, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va anche il ringraziamento del SAPPE; perché se le carceri liguri continuano a reggere alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”.