“Aumenta l’occupazione dipendente, diminuisce quella indipendente. I dati Istat sul secondo trimestre 2024 in Liguria presentano luci ed ombre.
Se da una parte apprendiamo del calo di 15mila posti di lavoro, analizzando nel dettaglio i dati emerge che a pesare è il calo di lavoratori nel settore servizi e nel settore degli indipendenti”.
Lo ha dichiarato ieri l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana (Lega).
“Aumenta il numero di lavoratori dipendenti – ha spiegato Piana – che passano da 483mila a 490mila (+7mila) e più nello specifico aumentano gli occupati nell’industria che passano da 134mila a 143mila (+9mila).
Questo anche grazie alle politiche che Regione Liguria sta adottando da tempo a salvaguardia dell’industria regionale, pilastro imprescindibile dell’economia territoriale.
Con misure utili ad accompagnare gli interventi delle imprese, specie quelle in zone di particolare fragilità (area di crisi industriale complessa del savonese e aree di crisi industriale non complessa), che intendono investire in un’occupazione più stabile e di qualità.
Lo ha fatto in passato, cofinanziando 83 progetti che hanno creato 559 posti di lavoro, con un contributo regionale di 33,5 milioni (risorse Por Fesr 2014-2020). E lo ha fatto in questi mesi, attivando 30 nuovi milioni di euro che hanno stimolato l’interesse di 87 imprese, pronte a investire, grazie alle agevolazioni regionali del PR Fesr 2021-2027, 48,2 milioni di euro per lo sviluppo produttivo e occupazionale.
Allargando un po’ più il campo d’osservazione, con l’ultima edizione del Forum Ambrosetti di luglio scorso, erano emerse altre luci dello stato di salute dell’economia regionale: come l’abbattimento dei Neet, quei giovani che non studiano ne lavorano (dal 20,4% del 2020 all’11,3% del 2023), così come la crescita del Pil nell’ultimo triennio superiore alla media nazionale (+5,1% nel 2022, +0,8% nel 2023 e +1% nel 2024), oltreché il primo posto della classifica nazionale sulla blue economy (10,5% delle imprese liguri è attivo nell’economia del mare) e dei TEU movimentati (34,3% del totale nazionale).
Numeri che, in prospettiva, sono destinati a crescere grazie alle importanti infrastrutture in arrivo in Liguria da qui ai prossimi anni”.