Gli smartphone erano in un negozio di riparazione. Si è conclusa l’attività d’indagine della polizia che, nei mesi scorsi, ha consentito di sequestrare circa 50 apparati telefonici.
Ieri gli agenti del Commissariato Prè, a seguito di un controllo presso un negozio di riparazione cellulari del Centro storico, hanno trovato gli smartphone risultati provento di scippi, rapine e furti per strada e in abitazione, commessi non solo a Genova, ma anche nel Nord Italia.
L’indagine è stata complessa anche perché in alcune denunce non era indicato l’IMEI, mentre in altri casi gli apparati erano stati bloccati dai proprietari subito dopo il furto.
Tuttavia, grazie al supporto operativo delle case di produzione di telefonia, è stato poi possibile analizzare gli “account” attivati a seguito dell’acquisto, risalendo così ai legittimi proprietari ai quali sono stati restituiti gli smartphone.
L’attività illecita avrebbe consentito un guadagno tra i 200 e i 500 euro per ciascun telefonino immesso nuovamente sul mercato dell’usato o anche solo per venderne i pezzi di ricambio a costo inferiore rispetto al normale valore commerciale.
L’indagine, durata alcuni mesi, ha condotto alla denuncia per ricettazione nei confronti del proprietario del negozio e alla denuncia di altre quattro persone per furto aggravato.