“La norma del Decreto Semplificazioni, stralciata non per volontà dell’esecutivo, sarà ripresentata nel primo provvedimento utile. Stiano dunque tranquilli il presidente Toti e tutte le opposizioni politiche che, con i loro passati Governi, hanno fallito la gestione di qualunque emergenza si sia verificata in questo Paese”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali del M5S, sulla scia del comunicato del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, in merito all’emendamento che prorogava al 2 dicembre prossimo la sospensione dei tributi e dei contributi, e concedeva la possibilità di rateizzarli, in favore delle persone fisiche e imprese delle zone colpite dal tragico crollo del Ponte Morandi di Genova.
“Stia sereno (nella migliore accezione del termine) il ministro Toninelli – ha dichiarato su Fb il governatore ligure Giovanni Toti – ed eviti l’arroganza tipica degli ignoranti. Invece di rilasciare assurde dichiarazioni, cerchi di rimediare all’errore fatto: se le tasse agli sfollati del Ponte Morandi non sono state prorogate è perché nel Decreto Semplificazioni quella norma non poteva starci. Dunque il Governo si è sbagliato. Non lo metteremo dietro la lavagna con le orecchie d’asino, ma almeno rimedi in fretta, perché a non essere tranquilli sono cittadini, commercianti, artigiani di Genova. Quanto alla gestione dell’emergenza, le istituzioni locali credo abbiano fatto molto, con concretezza e senso pratico, nonostante le incursioni del Ministro oscillanti tra il cupo giustizialismo e i ponti parco giochi. Sbagliare è umano, perseverare diabolico, scusarsi per lo scivolone e rimediare il minimo della normalità”.
Oggi sull’argomento sono intervenuti anche i consiglieri regionali del Pd, che hanno attaccato i pentastellati: “È stato approvato all’unanimità, dopo essere stato sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, l’ordine del giorno da noi presentato per trovare un rimedio all’ennesimo pasticcio del Governo gialloverde sul Decreto Genova. Con il provvedimento promosso dal Pd, infatti, si chiede alla giunta regionale di attivarsi immediatamente con l’Esecutivo per risolvere due problemi urgenti. Da una parte il Mise deve emanare al più presto il provvedimento necessario ad attuare, finalmente, le misure previste dall’articolo 8 del Decreto Genova (cioè l’esenzione del pagamento di tributi e contributi per le aziende collocate nella zona franca urbana e che, in assenza di questo atto, continuano a pagare la tasse) e dall’altra il Governo deve trovare il modo di prorogare al 2 dicembre prossimo la sospensione del pagamento dei tributi di 755 aziende e 567 persone fisiche, previsto dal Decreto del Ministero delle Finanze del 6 settembre scorso, dopo la bocciatura dell’emendamento al Dl Semplificazione. Ancora una volta, grazie alla propria inadeguatezza, il Governo gialloverde ha assestato uno schiaffo alla comunità genovese. Ci auguriamo che Toti e Bucci trovino, in una pausa tra un’inaugurazione e l’altra, il tempo di intervenire sul Governo per correggere quest’enormità che danneggia imprese e cittadini già duramente colpiti non solo dal crollo del Ponte Morandi, ma dai suoi effetti, che sono ben lungi dall’essere terminati”.