E’ notizia di ieri che il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della Covisoc, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare l’Albissola per violazioni di natura amministrativa.
“La vicenda non è nuova ed il problema era ben conosciuto alla società, tanto da aver già presentato la memoria difensiva ed una sua integrazione presso la Procura Federale della F.I.G.C. nelle quali i legali dell’Albissola, Simona Peluso e Marco Fontana, chiedono l’archiviazione o, in subordine, l’applicazione della minima sanzione pecuniaria. Non sono previsti infatti, per questo tipo di violazione amministrativa, punti di penalizzazione.
Per capire la questione, in parole semplici, le società di Serie C hanno l’obbligo di trasmettere alla Covisoc l’indice di liquidità riferito ai dati contabili del il semestre aprile-settembre, cosa che l’Albissola ha fatto, pur essendo stata costituita in data 15 giugno dopo la trasformazione eterogenea da Associazione Sportiva Dilettantistica a società di capitali. I tempi tecnici e la sospensione feriale dei termini (dall’1 al 31 di agosto) hanno fatto sì che l’iscrizione al Registro Imprese sia divenuta efficace dal 4 settembre. In tale contesto, dovendo provvedere in ogni caso (pur nella forma giuridica priva degli effetti civili) agli adempimenti propedeutici all’iscrizione al Campionato di Serie C ed all’iscrizione medesima, l’Albissola ha comunque avviato a decorrere dal 1 luglio tutti gli adempimenti necessari e conformi alla natura di futura società di capitali.
La Società quindi trasmetteva alla Covisoc l’indice di liquidità all’esito del Bilancio Contabile (anch’esso trasmesso) relativo ai dati raccolti dal 1 luglio al 30 settembre, a voler comprovare la buona fede e la volontà di mantenere una condotta corretta pur in presenza di una situazione di fatto che non consentiva la redazione significativa di una relazione intermedia riferita al periodo (prescritto dalla norma) dal 1 aprile al 30 settembre.
Per assurdo, l’Albissola neo promossa in Serie C deve compiere adempimenti amministrativi e contabili quasi sovrapponibili a quelli previsti dalle società di Serie A, senza che le norme in materia tengano in debito conto la peculiarità (pur non frequente) di una trasformazione eterogenea e degli effetti giuridici della stessa e prevista come ammissibile nel passaggio dai dilettanti ai professionisti.
Si confida che la giustizia sportiva comprenda e valorizzi gli sforzi economici ed organizzativi profusi per iscrivere una neo promossa alla Serie C senza penalizzarla per un fatto che porta con sé dubbi interpretativi delle norme e sulla loro concreta applicabilità ad ipotesi di trasformazioni eterogenee di società”.