L’obiettivo: formare e qualificare il proprio personale sanitario ad affrontare patologie complesse come le thalassemie
Questa mattina, una delegazione di esponenti del Dipartimento di salute .materno-infantile del Ministero della Salute Cinese, della Fondazione per il sostegno delle politiche per i difetti congeniti e dell’Istituto filantropico di Ricerca dell’Università Normale di Pechino, ha visitato il Centro della Microcitemia, delle anemie congenite e del dismetabolismo del ferro dell’Ospedale Galliera, eccellenza della sanità nazionale ed internazionale per la cura delle thalassemie e delle emoglobinopatie. .Tra gli obiettivi della visita vanno menzionati il consolidamento degli scambi culturali e la cooperazione del .governo cinese con l’Italia e Cipro (altro paese leader nella prevenzione e cura della thalassemia), .,l’acquisizione di moderne politiche socio-sanitarie per la presa in carico dei pazienti e delle famiglie affette ,da thalassemia, la valutazione di possibili investimenti e partecipazione sociale del governo cinese a Cipro ed in Italia. ,Gli ospiti sono stati ricevuti dal Direttore Generale Adriano Lagostena, dal responsabile del Centro della Microcitemia Gian Luca Forni e dai membri dell’Associazione Ligure Thalassemici, che su richiesta della Thalassaemia International Federation (TIF) ha curato l’organizzazione della visita.
Al termine della visita i componenti della delegazione si sono definiti molto soddisfatti riguardo all’opportunità di aver visitato un centro di eccellenza come quello del Galliera dal quale hanno appreso le strategie di prevenzione, diagnosi e cura di un gruppo di patologie che in Cina hanno una prevalenza elevatissima nelle 10 province meridionali e comportano quindi un carico socio-sanitario estremamente rilevante. Il quadro epidemiologico di queste patologie in Cina è ancora indefinito ma si stima possa esserci un numero elevatissimo di pazienti in considerazione delle alte percentuali di portatori sani che in alcune province superano il 40% dei residenti. In Italia la popolazione dei pazienti affetti dalle varie forme di thalassemia si aggira intorno alle 7000 unità con tasso percentuale di portatori sani intorno al 4% e in presenza di programmi di prevenzione e screening molto avanzati. È quindi facile immaginare quale sia la portata potenziale delle persone affette e la loro condizione in Cina dove non esistono programmi di prevenzione definiti e la presa in carico dei pazienti non sempre segue gli approcci consigliati dalle linee guida internazionali. Non è la prima volta che il Centro della Microcitemia del Galliera viene visitato da una delegazione proveniente dalla Cina, già a fine 2015 l’Associazione Ligure Thalassemici aveva organizzato una prima visita .da parte di esponenti della “Angel Mom” Foundation di Pechino che ha suscitato un’impressione decisamente favorevole in considerazione del fatto che in questa occasione esponenti del governo cinese sono intervenuti personalmente. La Cina ha certamente molte risorse umane ed economiche ma ha bisogno di formare e qualificare il proprio personale sanitario ad affrontare patologie complesse come le thalassemie è quindi logico che guardi all’Italia per il consolidamento di rapporti di partenariato in questo settore. La delegazione è rimasta altrettanto favorevolmente impressionata dall’incontro con i rappresentanti dei pazienti dell’Associazione, meravigliandosi riguardo alle molte attività svolte in tema di sensibilizzazione alla donazione del sangue, per la tutela e la responsabilizzazione dei propri membri e per la capacità d rappresentanza a livello istituzionale.