Dal lager nazista alla rivolta del popolo polacco
Si è concluso ieri, a Varsavia, con la visita del Museo dell’Insurrezione, il viaggio della delegazione ligure nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz-Birkenau. Gli studenti, che erano accompagnati dai rappresentanti della comunità ebraica, di Aned e dai consiglieri Melis e Sartori, sono i vincitori della 13esima edizione del concorso regionale dedicato al Giorno della Memoria
Si è concluso ieri con la visita del Museo dell’Insurrezione “Powstania Warszawskiego, a Varsavia, il viaggio annuale della delegazione ligure nei luoghi simbolo della Shoah: gli studenti, che hanno vinto la 13esima edizione del concorso regionale “Il Giorno della Memoria”, hanno conosciuto, così, altri aspetti della drammatica repressione esercitata dai nazisti non solo contro gli ebrei, ma anche contro tutto il popolo polacco.
La delegazione nei giorni scorsi ha visitato prima il lager di Auschwitz-Birkenau, poi il ghetto ebraico nella vicina Cracovia e, infine, la ex fabbrica Schindler dove trovarono scampo alla morte centinaia di ebrei.
Francesco Orsi, rappresentante della Comunità Ebraica di Genova: «I ragazzi hanno capito lo scopo del viaggio, che aveva l’obbiettivo di far comprendere le drammatiche ed epocali dimensioni della Shoah. E’ stata una lezione di vita rivolta ai giovani in cui abbiamo anche tentato di fare capire al meglio anche l’essenza dell’ebraismo».
Miriam Kraus, rappresentante dell’Aned di Genova: «È stata una lezione di vita non solo per i ragazzi, ma per tutti noi. Ogni anno si rinnova, così, una sofferenza atroce sopra una ferita che resta sempre aperta. Soprattutto in questo momento, credo che la memoria sia la cosa più importante di fronte a tutti i tipi di discriminazione anche se per noi la Shoah resta un evento indicibile».
Roberto Sinigaglia dell’Università di Genova: «Credo sia stata un’esperienza molto efficace per quanto riguarda la conoscenza di cosa sia l’antisemitismo che, purtroppo, anche ai giorni nostri produce ancora inaccettabili manifestazioni. Ritengo, dunque, sia importante continuare a insegnare le radici che, a suo tempo, generarono questo imperdonabile pregiudizio e su questo obbiettivo anche l’università continuerà a impegnarsi».
Gli studenti erano accompagnati anche dai consiglieri regionali Andrea Melis e Augusto Sartori, da Simone Regoli, in rappresentanza dell’Aned della Spezia, Vanda Oliveri dell’Aned di Savona.