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Delfino esce di prigione giovedì e torna a Genova. Bruna Biggi: può farlo ancora

Luca Delfino (foto di repertorio)

“Purtroppo ormai i giochi sono fatti, ma io non ho paura. La vita me l’ha sconvolta già una volta, eppure vado avanti”.

Lo ha riferito oggi all’agenzia Ansa la genovese Bruna Biggi, sorella di Luciana, l’ex fidanzata di Luca Delfino trovata sgozzata nei caruggi e per cui non era mai stato arrestato dal pm che lo aveva indagato, nonostante il parere del capo della Squadra Mobile dell’epoca che invece voleva farlo rinchiudere subito in carcere per evitare altri episodi del genere.

Un “cold case” mai risolto dalla Procura di Genova che era accaduto, per l’appunto, appena un anno prima dell’omicidio per strada a Sanremo dell’altra ex fidanzata, Antonella Multari, per cui l’assassino genovese era stato poi arrestato e condannato.

“Una persona che ha ucciso una ragazza – ha aggiunto Bruna Biggi – e che, secondo tutti tranne che per il Tribunale, ha commesso anche un altro omicidio, non lo mandi a soli 20 chilometri da me. Potevano mandarlo da un’altra parte. Non ho parole. E’ un predatore narcisista. E’ ancora giovane e può farlo ancora”.

Giovedì prossimo l’ormai 46enne uscirà di prigione dopo avere scontato la condanna a 16 anni e otto mesi e, alle porte del prossimo weekend, tornerà dopo tutti questi anni a Genova, come ha richiesto, per stare vicino alla sua famiglia.

Infatti, verrà trasferito nella Rems Villa Caterina di Prà per un periodo di riabilitazione e per ricevere le cure psichiatriche che, secondo i giudici, in carcere non ha potuto ottenere.

Bruna Biggi è sotto vigilanza attiva, una pattuglia delle Forze dell’ordine passa periodicamente sotto la sua abitazione, dopo che negli anni scorsi un ex compagno di cella dell’ex barman aveva rivelato che Delfino gli aveva confessato di volere organizzare un piano per uccidere la sorella dell’ex fidanzata attraverso l’intervento di terzi, facendolo sembrare “un incidente”.

Adesso che il cosiddetto “killer delle fidanzate” andrà nella Rems di Prà, in Prefettura a Genova oggi si è tenuta una riunione in cui si è discusso della vicenda e si è organizzato un piano nel caso di fuga dalla struttura genovese: le Forze dell’ordine andranno a casa di Bruna Biggi per organizzare una sorveglianza fissa.

Intanto, per giovedì prossimo i residenti della zona, a media intensità abitativa, hanno organizzato una manifestazione di protesta di fronte alla Rems Villa Caterina, dove non esiste controllo interno da parte delle Forze dell’ordine, ma c’è soltanto la presenza degli operatori sanitari.

Sono molti preoccupati per l’arrivo di Luca Delfino e per una sua eventuale fuga. Proprio la scorsa settimana uno dei detenuti-pazienti era fuggito indisturbato per poi fare ritorno nella Rems.