Ha parlato circa mezz’ora in video collegamento dal carcere della Spezia, Luca Delfino, condannato per avere ucciso l’ex fidanzata Antonella Multari, massacrata a coltellate a Sanremo il 10 agosto del 2007, e sospettato dell’omicidio di un’altra ex fidanzata a Genova.
Lo ha fatto nell’udienza davanti al magistrato di sorveglianza che dovra’ decidere se il 46enne genovese sia ancora socialmente pericoloso e debba rimanere in carcere oppure se debba essere ricoverato in una Rems in base a quanto disposto come misura di sicurezza.
Delfino, che ha scontato 16 anni e 8 mesi di reclusione in rito abbreviato, dovrebbe infatti uscire dal carcere il prossimo fine luglio.
La data potrebbe essere lievemente anticipata, qualora venisse accolto un ricorso del suo avvocato per ulteriori 45 giorni di “buona condotta”.
Ieri al magistrato ha detto di essere “dispiaciuto e pentito per quello che ho fatto: se potessi tornare indietro non lo rifarei, ma indietro non si torna. In questi anni pero’ sono profondamente cambiato”.
Dopo avere raccontato la sua vita al giudice ha in sintesi riferito che lui stesso vuole andare nella Rems “per seguire un percorso di cura e poi cominciare una nuova vita con la mia famiglia”.
Un paio di settimane fa, i giudici del Tribunale di sorveglianza di Vercelli avevano giudicato il pentimento “solo superficiale e senza una reale rielaborazione del delitto commesso”.
Quello di Antonella Multari e’ l’unico delitto a carico di Delfino, ma venne anche indagato, e poi prosciolto, per la morte di una seconda ex fidanzata, Luciana Biggi, sgozzata nei caruggi di Genova il 28 aprile 2006.
Il procuratore generale ha chiesto per il 46enne genovese l’applicazione della misura di sicurezza, ovvero il ricovero nella Rems, che dovrebbe durare sette anni e mezzo (salvo rivalutazioni) e l’avvocato di Delfino, Riccardo Lamonaca, si e’ rimesso al giudizio del magistrato.
La decisione e’ attesa nei prossimi giorni. Una delle possibilita’, come chiesto dallo stesso Delfino, e’ che venga inserito nella Rems di Genova Pra’ per stare vicino alla sua famiglia.