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Delitto del trapano: carrozziere non andrà in carcere

Delitto del trapano: carrozziere non andrà in carcere
La Corte di Cassazione

La Cassazione respinge il ricorso della procura

Fortunato Verduci, il carrozziere 65enne residente a Genova accusato dell’omicidio di Luigia Borrelli, non andrà in carcere. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dalla pm Patrizia Petruzziello, confermando le precedenti decisioni del giudice per le indagini preliminari (gip) e del tribunale del Riesame, che avevano negato la misura cautelare.

Proseguono le indagini: conferimento dell’incarico per il DNA

Nonostante la decisione della Cassazione, la procura di Genova si prepara a chiudere le indagini. Il 2 dicembre è previsto il conferimento dell’incarico per il prelievo ufficiale del DNA del sospettato. Verduci, difeso dall’avvocato Filippo Guiglia, non si era presentato per l’interrogatorio, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

L’individuazione del carrozziere come presunto colpevole è avvenuta grazie a una traccia di sangue trovata sulla scena del crimine. Le analisi genetiche hanno mostrato una compatibilità con il profilo di un parente detenuto a Brescia. Da qui, incrociando diversi elementi, gli inquirenti hanno ricostruito il profilo genetico che, secondo l’accusa, appartiene all’assassino.

Un quadro indiziario “granitico”, ma niente carcere

Sebbene il gip e il tribunale del Riesame abbiano confermato la solidità del quadro indiziario, hanno respinto la richiesta di arresto avanzata dalla procura. Secondo gli inquirenti, Verduci, affetto da ludopatia e gravato da debiti, avrebbe ucciso brutalmente Luigia Borrelli per rapinarla.

Nuove indagini sul delitto della merciaia Anna Rossi Lamberti

Parallelamente, la pm ha deciso di riaprire il fascicolo su un altro omicidio, quello della merciaia Anna Rossi Lamberti, avvenuto a Marassi l’8 aprile 1998. Sono in corso nuove analisi sulle tracce biologiche raccolte all’epoca, nella speranza di fare luce su un caso rimasto irrisolto.

La vicenda del delitto del trapano e il possibile collegamento con altri crimini continuano a destare attenzione, evidenziando l’importanza delle prove scientifiche nella risoluzione di casi complessi.