Il 59enne Renato Scapusi, che il 19 febbraio scorso uccise l’ex compagna 69enne Clara Ceccarelli con una trentina di coltellate nel negozio Jolly calzature gestito dalla donna in via Colombo a Genova, ha tentato il suicidio in carcere a Marassi.
E’ quanto hanno riferito stamane i responsabili del sindacato di Polizia penitenziaria della Uil.
Il detenuto avrebbe cercato di soffocarsi inserendo nella bocca un paio di calzini e una mascherina chirurgica e stringendosi al collo un laccio, coprendosi poi con le coperte.
“Solo grazie al tempestivo intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria, che su questo detenuto avevano un servizio di sorveglianza particolare – hanno riferito da Marassi – si è riusciti a impedire che la già lunga lista dei morti in cella per suicidio si allungasse”.
Renato Scapusi, residente a San Fruttuoso, quando era stato preso dagli agenti della Polizia di Stato stava nuovamente tentando di suicidarsi, come aveva già fatto nelle settimane precedenti al delitto, questa volta nei pressi dell’ospedale Galliera.
Il 59enne aveva poi ammesso ai poliziotti di essere stato l’autore dell’omicidio e, dopo la confessione, era stato arrestato e rinchiuso nel carcere genovese di Marassi.