“Ribadisco la necessità di chiudere le sedi di CasaPound non solo per occupazione abusiva, ma per il richiamo all’ideologia neofascista. Lo scorso anno avevo chiesto la chiusura della sede della Spezia.
Sabato scorso, proprio alla Spezia, c’è stato un pestaggio di matrice neofascista, con il coinvolgimento di CasaPound, che rende chiaro il livello di allarme e conferma che avevamo ragione a chiedere la chiusura di quella sede.
La decisione di stoppare CasaPound deve poi avvenire su tutto il territorio nazionale. Roma, in questo senso, deve fare da volano”.
Lo ha dichiarato oggi il deputato genovese ed ex sindaco di Bogliasco Luca Pastorino (éViva-Leu) segretario di presidenza alla Camera per Liberi e Uguali.
“Per questo motivo, allo stesso tempo – ha aggiunto Pastorino – è necessario sbloccare la proposta di legge che ho depositato da mesi sullo scioglimento delle organizzazioni neofasciste.
Il testo giace in commissione Giustizia alla Camera. Bisogna provvedere quanto prima alla calendarizzazione.
Le minacce che si leggono sui giornali non possono passare inosservate. Anche perché, come ricorda il caso spezzino, non sono solo parole”.
In tal senso, occorre precisare che il 26 giugno 2019 il presidente Gianluca Iannone aveva già decretato come momentaneamente conclusa l’esperienza politica di partito.
CasaPound è quindi tornato a essere un movimento politico e culturale che non si presenta più alle competizioni elettorali.
Gip e procura di Roma sequestrano storica sede di CasaPound. Pd-M5S-Anpi esultano