“Nell’arco di pochissime ore si è passati dalla esclusione della presenza di amianto nella pila 8 del Ponte Morandi alla sospensione della demolizione della suddetta pila per la presenza di tracce di amianto”.
Lo ha dichiarato oggi l’ex capogruppo regionale e attuale deputata del Pd, Raffaella Paita, a seguito dello stop alla demolizione del viadotto autostradale sul Polcevera deciso ieri in Prefettura per la presenza di minime tracce di amianto, peraltro entro i limiti di legge.
Pila 8: tracce amianto minime e quantità entro limiti legge, ma stop a demolizione di sabato
Prima esposto Comitato Certosa, poi interrogazione Pd e Crivello su amianto Ponte Morandi
“Un fatto – ha aggiunto Paita – che da mesi viene denunciato dalla popolazione della zona e che desta molta preoccupazione.
Il Commissario di Governo per la ricostruzione, nonché sindaco, Marco Bucci, aveva affermato di essere pronti a qualunque tipo di evenienza, anche al fatto che i lavori potessero essere bloccati, e che erano già stati predisposti un piano B e un piano C per fare le demolizioni con altre tecnologie.
Ma nonostante i piani alternativi di cui parla il sindaco, la presenza di amianto pone inevitabilmente dei problemi per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
Per questi motivi e queste preoccupazioni ho deciso di presentare un’interrogazione al presidente del Consiglio, al ministro delle Infrastrutture e al ministro dell’ambiente affinché il Governo intervenga subito per affrontare questa delicata situazione.
È necessario anche conoscere quali sono i piani B e C di cui parla il Sindaco, le tecnologie che saranno impiegate e quali saranno i costi per assicurare la massima sicurezza ai cittadini. Genova e i genovesi hanno il diritto di sapere”.