Al via questa mattina alle ore 9 la demolizione, con l’esplosivo, delle pile 10 e 11 di ponte Morandi e il relativo impalcato.
In quattro rapide fasi successive verranno fatte implodere e collassare le due pile che reggono l’impalcato di quel che resta del Ponte Morandi il tutto per appena sei secondi.
Ecco le fasi in cui verrà demolito il lato est del Ponte.
Dapprima per la campate 10 e 11 verranno disgregati gli stralli con cariche esplosive direzionali, che saranno utilizzate dal IX Reparto “Col Moschin” dell’Esercito al comando del Colonnello Gianfranco Francescon.
Nel mentre verrà elevato un muro d’acqua in quota tramite le vasche che coprono la lunghezza dell’intera campata, realizzata con i new jersey riciclati dal ponte.
L’esplosione delle cariche calibrate solleverà l’acqua ad un’altezza di circa 90 metri che, ridiscendendo sotto forma di pioggia intensa contribuirà a mitigare la diffusione di polveri al suolo.
Successivamente avverrà l’abbattimento delle strutture portanti di entrambe le campate, parliamo dei due pilastri che reggono gli stralli. Verranno impiegate cariche esplosive di tipo tradizionale.
Come da programma in circa mezzo secondo verranno abbattuti gli appoggi e gli impalcati cominceranno a collassare frazionandosi in maniera composta prima dell’impatto al suolo.
Per attutire la caduta il terreno sottostante è stato ricoperto di materiale inerte.
Nell’ultima fase verranno innalzati dei muri d’acqua alti circa 40 metri ai lati di entrambe le campate.
Questi muri, attivati da cariche esplosive, costituiranno un filtro laterale per gran parte delle polveri generate dalla caduta dei manufatti.
I sistemi di mitigazione delle polveri opereranno in supporto ai metodi tradizionali.