Juric: “Meritavamo la vittoria”, Giampaolo: “Pareggio infondo giusto”. Un allenatore che impreca alla sfortuna e che avrebbe voluto vincere, l’altro che più pragmatico si accontenta del pari. Questi gli umori a fine gara di Ivan Juric e Marco Giampaolo, condottieri di Genoa e Sampdoria, al termine del derby finito 1-1.
Il primo ad arrivare alla Sala Stampa del “Ferraris” è il tecnico del Genoa, che inizia deciso la disamina della gara: “Devo dire che mi brucia molto aver pareggiato questa partita – esordisce il tecnico croato – Abbiamo giocato con molto coraggio, creando almeno quattro limpide occasioni da rete. Non vincere un derby giocato così, bene e con grinta veramente un grande peccato… direi che è assurdo. C’è quindi molto rammarico, mi spiace molto per i ragazzi ed i tifosi”.
– Ad un certo punto è stato espulso…. Cosa è successo?
“Mah, credo sia normale prima e durante un derby ci siano tensioni particolari. Io non ho certamente mancato rispetto ad arbitro, non ho detto nessuna, per così dire, parolaccia, ho solo protestato un po’ più energicamente del solito… Era la tensione. In questi casi – sorride Juric -forse si dovrebbe anche chiudere proprio, ma ripeto non è successo assolutamente nulla”.
– Il suo stato d’animo prima e dopo questo derby…
“O ribadisco ancora una volta: io sono perfettamente tranquillo, perché sono abituato ad allenatore in queste situazioni. Sto lavorando con una squadra che mi dà grandi soddisfazioni, i ragazzi mi seguono, stanno migliorando gara dopo gara. Ad ogni partita facciamo passi avanti. Tornando al derby, dopo essere andati sotto non ci siamo persi d’animo, ed abbiamo raggiunto subito il pareggio prendendo in mano le redini del gioco, sfiorando più volte il gol. Io quindi sono soddisfatto del lavoro che sto svolgendo… Poi altri possono pensarla diversamente… È chiaro che ci sono maniere di vedere il calcio completamente diverse dalla mia…. Ma non posso farci nulla…. Sono molto sereno dentro”.
“Sto capendo piano piano le caratteristiche dei giocatori che alleno, e tutto prosegue per il meglio. Da quando sono arrivato, ad ogni partita siamo sempre cresciuti… con il Milan, con il Napoli… E stasera abbiamo proseguito su questa strada. Del resto, tutti hanno visto che siamo stati parecchio sfortunati, direi anche oggi. Ora arrivano partite più alla nostra portata, anche se in serie A non ci sono partite facili. Potremo così giocare con squadre come noi, giocando sempre per vincere. Dovremmo d’ora in poi essere più cinici, freddi. Le due punte? Sono state molto brave, ma non dimentichiamo che abbiamo anche Pandev e Lapadula, stanno entrando progressivamente in forma. Abbiamo altre frecce nel nostro arco!”.
Passaggio di testimone da Juric a Giampaolo.
“Innanzi tutto – esordisce – lasciatemi dire che questa è una partita del tutto diversa dalle altre, ed è quindi normale che ci sia maggiore tensione ed emotività. Già quando arrivi allo stadio, con tutto quello sventolio di bandiere e canti, senti qualcosa di diverso dentro, inspiegabile… ma sicuramente bello da vivere. Dico questo per spiegare che è difficile valutare una gara come il derby. Siamo partiti bene, con grande personalità, ed abbiamo trovato quasi subito il gol, prendendoci il centro del ring, inteso come centrocampo. Poi quando il Genoa ha pareggiato, qualcosa è cambiato, abbiamo lasciato il pallino del gioco ai nostri avversari, perdendo un poco di convinzione e lucidità. Si, eravamo meno sereni… il gioco tra virgolette sporco del Genoa ci ha messo in difficoltà. Noi oggi avevamo un centrocampo soprattutto di qualità, ma non dimentichiamo le assenze di Barreto e Linetti, per noi pesanti. Ciò nonostante non siamo mai affogati. Durante la partita il Genoa qualcosa di più ha fatto, proprio per il suo modo di giocare. Abbiamo commesso qualche errore di valutazione di troppo in difesa. Devo dire che la squadra non mi è assolutamente dispiaciuta. Del resto siamo ancora convalescenti dal brutto periodo che abbiamo passato, che pesava in campo sicuramente nella testa dei miei ragazzi.”
– Manca forse un po la serenità che avevate nelle prime gare di campionato…
“Concordo, ma non si può trovare certo in un derby, una gara attesa da tutti i tifosi che porta tante aspettative e tensioni. È chiaro che se vinci trovi forza e automaticamente serenità. Ho fiducia che presto torneremo quelli di inizio campionato. Noi comunque cerchiamo sempre di giocare le partite con qualità. Ma queste sono gare che per primeggiare ci vuole sicuramente anche tanto agonismo e grinta. Sono gare, i derby, che pesano, che si portano dietro tante cose che possono essere belle o brutte. E ribadisco che non è facile giocare un derby dopo tre sconfitte consecutive. Per concludere, devo dire che la squadra è andata meglio di quanto pensassi. Abbiamo lottato e giocato con grinta, non siamo mai arretrati. Ero certo che i veterani come Quagliarella avrebbero fatto una grande partita, compito più più difficile per i giovani, che comunque mi sono piaciuti”.
Franco Ricciardi
Franco Ricciardi è nato a Genova nel 1955. Giornalista iscritto all’Albo dal 1980, ha collaborato e collabora con le più importanti testate genovesi, Il Secolo XIX, Il Lavoro, La Repubblica, il Corriere Mercantile ed è stato tra i primissimi radiotelecronisti genovesi (Radio Liguria 1, Telecittà, Telegenova, Primo Canale.
Negli anni 80 fondò, come editore, il giornale “Noi Genoani”, che veniva distribuito allo Stadio”.