Un sorriso con vista sulla stracittadina. È quello con il quale Marco Giampaolo apre la conferenza stampa della vigilia dopo aver completato l’ultimo allenamento di preparazione della sua Sampdoria. «Giocare una partita come il derby della Lanterna – dice – deve essere una gioia: giochiamola con divertimento responsabile».
Vincere. Prandelli affronterà la sua prima stracittadina genovese, per il nostro mister si tratta invece della sesta. «Siamo sempre scesi in campo per vincere – ricorda -, mai sparagnini: è una gara impronosticabile, ma da vivere con cura e giusto atteggiamento mentale e dovrà essere così anche domani».
Valore. La sfida di domani, domenica, vale per il primato cittadino ma in questo caso può rappresentare un’opportunità importante per rientrare in corsa per l’Europa. «Domani il piatto è ricco e la posta è alta per entrambe – sottolinea il mister -. Il derby pesa per il proprio valore intrinseco ma anche per restare attaccati al nostro obiettivo, che attualmente ci vede attardati. Con un risultato positivo possiamo però rientrare in corsa».
Avversario. «Non so che avversario aspettarmi – prosegue -. Ho sentito che possono giocare sia con quattro che con tre difensori, ma in campo non scende il sistema di gioco bensì la qualità dei giocatori e il giusto atteggiamento. Prandelli? Un allenatore che stimo e che in passato ho anche studiato: ci siamo incontrati quando allenavo l’Ascoli prima e il Siena poi, lui all’epoca era alla Fiorentina e quella era una grande Fiorentina».
Affetto. In serata, come tradizione, i sampdoriani andranno a caricare la squadra davanti all’albergo che ospita il ritiro pre-partita dei blucerchiati. «L’affetto che i tifosi ci testimonieranno è importante – conclude Giampaolo -. Soprattutto per chi non ha mai giocato questa partita o per chi ne ha giocate poche questo appuntamento riesce a trasmettere le sensazioni giuste».