Un giovane detenuto nordafricano, secondo quanto riferito affetto da problemi psichiatrici e considerato particolarmente violento, è rimasto gravemente ferito nell’incendio che lui stesso avrebbe appiccato all’interno della propria cella nella casa circondariale di Valle Armea.
Già ieri il detenuto nel carcere di Sanremo, dove peraltro si fa sempre più preoccupante l’emergenza per i contagi da coronavirus, aveva manifestato segni di squilibrio sputando contro un agente.
I cinque agenti della polizia penitenziaria, che sono riusciti a salvarlo, sono a loro volta rimasti intossicati nelle concitate fasi dell’intervento e sono stati portati in ospedale a Sanremo.
Lo straniero, invece, è stato trasportato in elicottero al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena.
Accertamenti sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
“E’ evidente – hanno spiegato dal sindacato Uilpa – che se non si interviene su Sanremo, a cominciare dal cambio al vertice di comandante e direttore e se non si interviene sui circuiti penitenziari, si rischia che accada di concreto, prima o poi, una strage. Ora però, oltre a rivolgerci alla politica al Governo Draghi, vogliamo esprimer la nostra vicinanza agli eroi di Sanremo che, ancora una volta, mettendo a rischio la loro incolumità, hanno impedito una catastrofe”.