In Liguria i responsabili della Direzione investigativa antimafia hanno rilevato, di recente, “la presenza pulviscolare di soggetti già riconosciuti organici alla famiglia palermitana dei Lo Piccolo”.
I Lo Piccolo sono legati a Totò Riina, il boss a capo dei Corleonesi, l’ala spietata della mafia.
Documentate anche le presenze di esponenti dei clan siciliani degli Emmanuello e della famiglia Galatolo-Fontana.
La ‘ndrangheta, però, resta l’organizzazione criminale più ramificata in Liguria.
“La criminalità mafiosa calabrese – hanno spiegato dalla Dia – rappresenta il principale fenomeno criminale autoctono presente in loco con proprie articolazioni strutturate e, nello specifico, i locali di Genova e Lavagna (Genova, Ventimiglia e Bordighera (Imperia), indicando nella Liguria una macro-area sottoposta al controllo delle cosche calabresi qui insediate”.
Per quanto riguarda la camorra, gli investigatori hanno rilevato la presenza di persone affiliate ai clan dei Casalesi, degli Zaza-Mazzarella, degli Amato-Pagano, dei D’Amico e dei Rinaldi. Nel territorio ligure operano poi diversi sodalizi stranieri, soprattutto nel traffico della droga, in particolare africani, sudamericani e dell’Est Europa.
I gruppi criminali albanesi, invece, “si collocano a un livello superiore perché ben strutturati e capaci di interloquire direttamente con i cartelli sudamericani”.