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Difesa dei confini, Becchi ai pm: siamo tutti colpevoli. Processo contro gli italiani

Il vicepremier Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona, rischia il carcere per avere difeso i confini

I pm di Palermo ieri hanno chiesto di condannare a 6 anni di reclusione Matteo Salvini per avere impedito cinque anni fa, quando era ministro degli Interni nel Governo Conte, lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti, con l’accusa di averli sequestrati a bordo della nave ong Open Arms, battente bandiera spagnola. Salvini ha ricevuto la solidarietà della premier Giorgia Meloni e di molti altri, perfino di Elon Musk: “Quel pazzo pubblico ministero dovrebbe essere lui quello che va in prigione per sei anni. Questo è pazzesco”.

Il processo a Matteo Salvini per la difesa dei confini è un processo contro gli italiani che non ne possono più di una immigrazione clandestina che indebolisce la nostra Nazione. Se è colpevole Salvini allora #siamotutticolpevoli.

Prima o poi si doveva arrivare a tanto. La politica non la decidono i politici, ma i magistrati. Sono loro che stabiliscono chi deve entrare e chi no nel nostro Paese.

Ma ci rendiamo conto di cosa potrebbe succedere se alla fine Salvini fosse condannato come un bandito per sequestro di persona?

Qui non si tratta come per Silvio Berlusconi di una presunta frode fiscale, qui si tratta di punire un ministro che ha preso delle decisioni politiche.

Possono piacere o non piacere, ma non si è trattato di una azione criminale.

Si sta invece cercando di criminalizzare l’avversario politico. Non lo si riesce a sconfiggere politicamente e allora lo si criminalizza. Prof. Paolo Becchi