Domani s’inizia la demolizione della diga di Begato. Demolizione meccanica, nessuna esplosione.
Ieri e’ stato completato il trasferimento dei 374 nuclei familiari nel blocco di case popolare del quartiere Diamante di Genova e sono state consegnate le chiavi del cantiere alla ditta che dovra’ abbattere 486 alloggi, con qualche settimana di ritardo rispetto al previsto causa emergenza coronavirus e le reticenze degli ultimi inquilini a traslocare.
Secondo il programma, i lavori costati 4,2 milioni dovrebbero durare 18 mesi.
La speranza, dunque, e’ che le operazioni si concludano a dicembre 2021.
L’abbattimento comincerà dalla diga bianca per proseguire poi con quella rossa.
Terminata la demolizione, si procedera’ alla riqualificazione del quartiere grazie al recupero di 37 alloggi della ‘diga rossa’ e alla realizzazione di 50 alloggi smart.
“Venerdi’ cominceremo a buttarla giu’ – ha spiegato il governatore ligure Giovanni Toti – dopo 30 anni di ignobile storia della peggiore sinistra della citta’, quella che viveva negli appartamenti di lusso di Castelletto e Albaro e metteva qui la povera gente, della diga di Begato non esistera’ piu’ niente.
La radiamo al suolo e al suo posto costruiamo un quartiere modello, pagato da Regione Liguria e Comune di Genova, per dare una casa a chi non puo’ permettersela, in un posto bello e dove si puo’ vivere con dignità”.