Partirà ad aprile il laboratorio di ascolto promosso da Regione Liguria, Comune di Genova e Arte (Azienda regionale territoriale per l’edilizia) per i circa 400 nuclei familiari interessati dalla demolizione della Diga di Begato che verranno dislocati in abitazioni ristrutturate in altri quartieri di Genova.
Lo hanno comunicato stamane il governatore Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, insieme all’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, all’assessore comunale al Patrimonio Pietro Piciocchi e all’amministratore unico di ARTE Genova Girolamo Cotena.
E’ già partita infatti la rigenerazione urbana del quartiere Diamante di Begato che porterà all’abbattimento in due fasi della Diga, lungo “ecomostro”, sorto negli anni ’80 sulle alture al confine tra Rivarolo e Bolzaneto.
L’abbattimento completo della Diga Rossa e di buona parte della Diga Bianca, ad eccezione di 37 alloggi in via Cechov 11, secondo Regione Liguria e Comune di Genova “fornisce una garanzia non solo di un recupero edilizio del quartiere, ma anche urbanistico”.
A giugno di quest’anno partiranno le prime ricollocazione dei nuclei familiari, dando la priorità alle famiglie con presenza di ultrasettantacinquenni, di disabili, anziani e minori.
Le operazioni di trasloco si concluderanno in un anno, per poi partire con la demolizione della Diga Rossa nei primi mesi del 2020 e passare quindi alla ricostituzione di un nuovo cantiere per la realizzazione di nuovi alloggi, secondo il sistema Casarte, con grande attenzione ai consumi energetici e alle soluzioni tecnologiche innovative.