Genova, Diga Foranea, dopo la riunione di ieri, il 19 febbraio la relazione conclusiva del Coordinatore
Dopo tre settimane, quattro incontri pubblici e sette di Commissione tecnica, volge al termine il primo dibattito pubblico in Italia dopo il decreto attuativo del 2018
Il 27 gennaio si è svolta la pre-conferenza dei servizi tra gli enti autorizzatori del progetto, un’innovazione volta a ottimizzare i tempi di valutazione e velocizzare l’iter amministrativo
Fino al 4 febbraio sarà ancora possibile per i cittadini e tutti i soggetti interessati contribuire via e-mail con le proprie proposte per il Quaderno degli attori
Il Coordinatore del Dibattito Pubblico presenterà la relazione conclusiva il 19 febbraio e la consegnerà all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che entro due mesi dovrà esprimere le sue valutazioni finali sull’opera
Si è tenuto ieri sera l’ultimo incontro di dibattito pubblico sul rifacimento della diga foranea del Porto di Genova. L’appuntamento in streaming, trasmesso dalla Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio a Genova, ha raccolto un’ottima partecipazione, in linea con quella dei precedenti confronti, chiudendo il calendario del dibattito pubblico e completandone così l’iter, pensato per approfondire i principali temi legati alla realizzazione della nuova diga e sollecitare l’interesse di tutte le parti coinvolte.
Ora sarà ancora possibile, per tutti i cittadini, i comitati, le associazioni e le imprese, inviare i propri contributi e domande sulla realizzazione del progetto partecipando al Quaderno degli attori, spazio del sito dove vengono raccolti tutti gli spunti e le proposte avanzate, che rimarrà aperto e attivo fino al 4 febbraio.
L’incontro in streaming di ieri è stato dedicato ad approfondire gli impatti ambientali e gli interventi di sostenibilità legati alla realizzazione dell’opera. Con i consueti saluti istituzionali del Sindaco di Genova Marco Bucci e introdotto dal Coordinatore del Dibattito Pubblico Andrea Pillon, l’incontro è stato aperto dalla relazione dell’ingegnere Giuseppe Canepa, Dirigente del Servizio Ambiente, Impianti e Manutenzioni di Adsp Mar Ligure Occidentale, che ha presentato gli ultimi progetti e lavori dell’Autorità di Sistema a favore del futuro green del Porto della città, con interventi a basso impatto ambientale, acustico ed energetico. A questi è seguito l’intervento di Andrea Conca della Direzione Pianificazione e Sviluppo di Adsp, che sulla stessa scia ha illustrato gli studi e le analisi di impatto sulle soluzioni presentate.
Entrando nel merito del progetto per la nuova diga foranea, Filippo Angelotti di Technital SpA ha presentato una relazione sugli effetti sugli habitat marini, sul paesaggio e sugli aspetti storico-archeologici legati alla realizzazione dell’opera, mentre il professor Paolo De Girolamo dell’Università di Roma, consulente di Modimar, ha illustrato gli studi sugli effetti della nuova diga per la qualità delle acque costiere e il ricambio idrico portuale. Infine, l’ingegnere Gianluca Dadone di EPF Elettrotecnica ha presentato le soluzioni tecnologiche per l’impiego di energie rinnovabili nella realizzazione dell’opera.
L’incontro di ieri sera ha raccolto 37 interventi, raggruppati in 11 domande, su 6 tematiche, dall’elettrificazione delle banchine, all’inquinamento atmosferico, all’impatto sul paesaggio e sulle maree.
Volge così al termine il débat public sulla nuova diga foranea di Genova, segnando un momento storico non solo per la città ligure, ma nel panorama nazionale, dove per la prima volta è stato impiegato questo importante e innovativo strumento di consultazione e mediazione pubblica dopo il decreto attuativo del 25 agosto 2018 sul Codice dei contratti pubblici del 2016.
Il calendario del presente dibattito pubblico si chiude con quattro incontri pubblici e sette di Commissione Tecnica, appuntamenti dedicati in cui i rappresentanti dell’Autorità Portuale, della Struttura commissariale, del Comune di Genova e di Regione Liguria hanno incontrato i delegati dei Municipi, degli enti ed organizzazioni portuali ed aeroportuali, delle associazioni ambientali, culturali e i comitati di cittadini, per approfondire specifiche caratteristiche del progetto in relazione alle esigenze dei singoli portatori di interesse.
Ognuno degli incontri pubblici ha raccolto, di media, circa 120 utenti collegati in streaming, il Quaderno degli attori ha collezionato ben 33 contributi, mentre decine sono state le domande e osservazioni inviate alla struttura di coordinamento tramite e-mail. I contenuti della pagina Facebook del dibattito pubblico hanno infine raggiunto un totale di 25.000 persone e oltre 1800 interazioni.
Il 27 gennaio è stata infine svolta anche la pre-conferenza dei servizi degli enti che dovranno autorizzare il progetto, per raccogliere i loro pareri e osservazioni prima di procedere all’elaborazione della relazione conclusiva sugli esiti del dibattito pubblico. L’incontro, un’importante innovazione rispetto a quanto previsto dalla legge sul dibattito pubblico, è stata un’utile occasione per coinvolgere le autorità interessate in un momento in cui il progetto è ancora modificabile secondo le osservazioni, anche tecniche, che arrivano dalle altre istituzioni, semplificando così gli iter amministrativi e ottimizzando i tempi di valutazione del progetto.
Dopo circa tre settimane intense di confronto e attiva partecipazione cittadina, il Coordinatore, come definito per legge, ha ora il compito di redigere una relazione conclusiva del dibattito pubblico, che raccoglie tutte le proposte e gli spunti di discussione emersi durante la consultazione ed in particolare le questioni ancora aperte. Il documento verrà presentato il 19 febbraio all’ente proponente dell’opera, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che sulla base di quanto raccolto elaborerà il dossier conclusivo, in cui evidenzierà la soluzione su cui intende procedere con la progettazione e le eventuali modifiche apportate, così come le ragioni che hanno condotto a non accogliere eventuali proposte.