Terrorismo islamico. La missione di morte del tunisino Brahim Aoussaoui è cominciata scappando indisturbato dal centro di accoglienza di Bari, dopo essere sbarcato tranquillamente a Lampedusa il 20 settembre.
Poi, a bordo dell’Intercity 510 in partenza per Genova alle 9.57 di martedì 27 ottobre, dalla stazione di Roma Termini.
Quindi, solo 48 ore più tardi, la mattina del 29 ottobre, ha sgozzato tre persone (tra cui due donne) nella cattedrale Notre-Dame di Nizza, prima di essere ferito e arrestato dalle Forze di sicurezza francesi.
E’ la sintesi di quanto riportato stamane dal Corriere della Sera.
I fotogrammi dell’islamista, immigrato irregolare e poi risultato positivo al Covid-19, che sale sul treno, sono stati estratti dagli investigatori della Digos di Roma vagliando migliaia di immagini riprese dalle telecamere piazzate lungo i binari.
E’ la prova che l’attentatore nordafricano è passato dalla Capitale, risalendo la penisola dalla Sicilia fino a Genova e al confine con la Francia.
In quelle immagini il nordafricano compare tranquillo in mezzo ad altre persone e gli investigatori dell’Antiterrorismo sono al lavoro per verificare se qualcuno di loro lo conoscesse o fosse in sua compagnia.
Resta da capire come da Genova, dov’è arrivato poco prima delle 16 del 27 ottobre, abbia poi raggiunto Ventimiglia e la Francia.
Probabilmente ha preso un altro treno fino al confine, ma non si sa ancora quando e se a Genova abbia avuto dei contatti e il supporto di qualcuno.
Gli investigatori dell’Antiterrorismo stanno setacciando altre immagini delle telecamere di località e stazioni ferroviarie liguri.