“Un conto è il decoro, un conto è un reato. Non siamo in Iran, siamo in una Paese libero e quindi, al di là del decoro, se uno commette un reato deve dimettersi. Altrimenti no. Io conosco il governatore ligure Giovanni Toti, spero che qualunque sia la verità ce la dicano in fretta”.
Lo ha dichiarato oggi il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a Rtl 102.5, rispondendo a una domanda sulle richieste di dimissioni, da parte della minoranza in consiglio regionale, del presidente della giunta ligure Giovanni Toti.
“Faccio il ministro dei lavori pubblici – ha aggiunto Salvini – quindi devo accelerare e sbloccare i cantieri. Spero che quello che è accaduto non blocchi tutti i cantieri che abbiamo in Liguria.
Penso che in un Paese civile si è colpevoli quando si è condannati in un tribunale, non su un giornale o su un talk show. E quindi penso che nessuno debba dimettersi prima di essere condannato. Altrimenti siamo in Unione Sovietica”.