SAVONA – I fedeli di Albenga e Loano sono in festa per l’annuncio che riguarda la imminente canonizzazione della Beata Maria Francesca di Gesù, al secolo Anna Maria Rubatto, fondatrice delle Suore di Madre Rubatto.
Nella diocesi ingauna infatti sono ben due i conventi (una comunità ad Albenga e la Casa madre a Loano) delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto attualmente attivi.
Nei giorni scorsi è stato finalmente approvato il miracolo, attribuito all’ intercessione della Beata Maria Francesca di Gesù, fondatrice della Suore terziarie cappuccine di Loano.
Con l’approvazione del miracolo sono terminate così le tappe necessarie ad iscrivere la madre fondatrice nel calendario ufficiale della Chiesa. Il 10 ottobre del 1993, infatti venne proclamata Beata da san Giovanni Paolo II. Ora, pur non essendoci ancora una data precisa, Madre Rubatto verrà canonizzata, cioè sarà dichiarata Santa. L’evento decisivo e miracoloso, si legge nella nota pontificia: “Riguarda la guarigione di un giovane di Montevideo, che a seguito di un investimento aveva riportato un trauma cranico con emorragia e coma grave, avvenuta nell’aprile 2000. L’invocazione alla beata Maria Francesca di Gesù fu univoca e antecedente alla guarigione”.
Anna Maria Rubatto, che era nata a Carmagnola, in provincia di Torino, il 14 febbraio 1844, morì a Montevideo, il 6 agosto 1904, a causa di un’infezione. Nel 1883, si trovava, in compagnia della sorella, a Loano dove venne invitata dal frate cappuccino, Angelico da Sestri Ponente, a prendersi cura di un nascente istituto religioso di matrice cappuccina. Dopo aver molto pregato, chiese anche consiglio ad illustri sacerdoti, fra i quali, anche a San Giovanni Bosco.
Alla fine si decise ed accettò l’invito. Così il 23 gennaio 1885, vestì l’abito religioso, fondando la Congregazione delle Terziarie cappuccine di Loano, dedite all’assistenza degli ammalati e all’educazione della gioventù.
La Beata Maria Francesca di Gesù, fu poi eletta superiora generale, fondò numerose comunità ed estese poi l’istituto in America Latina.
La notizia della prossima canonizzazione è stata accolta con gioia e gratitudine non solo da migliaia di fedeli della diocesi ingauna, ma soprattutto da parte delle religiose di Madre Rubatto che vivono nelle loro due comunità di Loano ed Albenga.
CLAUDIO ALMANZI