Ancora presunti furbetti del cartellino. Un operaio dipendente del Comune di Alassio oggi è stato arrestato dai carabinieri su ordine della procura di Savona.
Secondo gli inquirenti, dopo aver timbrato il cartellino il 56enne lasciava il posto di lavoro e andava al bar o a fare la spesa o a passeggiare per la città con la compagna.
Il dipendente comunale, accusato di truffa ai danni di ente pubblico, è stato messo agli arresti domiciliari.
A scoprirlo sono stati gli investigatori dell’Arma che, dopo alcune segnalazioni, nelle scorse settimane lo hanno pedinato per diversi giorni, scoprendo che tra il febbraio e il marzo scorsi avrebbe tenuto un comportamento lavorativo “scorretto”.
L’avvocato difensore dell’arrestato ha spiegato che gli arresti domiciliari appaiono una misura eccessiva e che il suo assistito è una persona che ha avuto dei problemi ed è stato seguito dal centro di salute mentale: “Le condotte contestate potrebbero essere compatibili con un suo stato di frustrazione umana per fatti accaduti di recente”.