Dichiarazioni in aula in Parlamento e video in diretta su Facebook. Secondo il vicepremier Luigi Di Maio, intervenuto alla Camera per rispondere a un’interrogazione parlamentare, la crisi di Banca Carige è dovuta alla ”gestione scellerata non solo per l’incompetenza dei manager ma anche per le commistioni della politica”.
Il ministro pentastellato ha anche parlato di ”segreto di Pulcinella” con “vecchia politica e banche andate a braccetto” e quindi ha spiegato chi ”c’è dietro la cortina dei nomi” citando fra gli altri Alessandro Scajola (fratello dell’ex ministro e attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola) Luca Bonsignore (figlio di un ex eurodeputato) Giovanni Marongiu (sottosegretario nel governo Prodi) e Alberto Repetto (parlamentare dell’Ulivo).
“Non so se interverremo – ha in sintesi sottolineato Di Maio – ma se mettiamo dei soldi, la banca diventerà dei cittadini. In passato i soldi andavano solamente a coprire chi aveva creato il danno. Noi eviteremo che questo pesi sui lavoratori e i cittadini del territorio. I risparmiatori non dovranno pagare le colpe dei manager. Ai responsabili chiederemo di restituire i mega-bonus visto il disastro che hanno creato”.