Disastro Mit e autostrade in Liguria. Una grande manifestazione a Roma per far sentire la voce di Genova messa alle corde dai cantieri autostradali.
Autotrasportatori, spedizionieri, agenti marittimi, terminalisti, commercianti e artigiani stamane si sono riuniti per cercare la via per fare arrivare al Governo, al ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ad Autostrade “in modo inequivocabile il messaggio di una situazione insostenibile” che richiede risposte immediate per chi lavora e vive a Genova.
Sono pronti, hanno fatto sapere, anche a gesti eclatanti.
Per ora ci sono diverse ipotesi, contenute in una bozza da condividere in tempi strettissimi. E sul tavolo c’è pure la proposta del presidente di Ascom Confcommercio Paolo Odone di chiedere il rinvio dell’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova.
La manifestazione a Roma sembra però quella che raccoglie più consensi, ma a patto che sia rigorosamente apartitica e apolitica e coinvolga l’intera città.
“Noi pensiamo di andarci con i camion – hanno spiegato i vertici di Trasportounito – stiamo subendo un danno che raggiunge numeri impossibili. Solo per la nostra categoria è di 1 milione al giorno più la conseguente perdita di mercato, di competitività verso altri scali e traffici: rischia di diventare un’ecatombe.
“Abbiamo provato a scrivere una bozza di documento congiunto, se troverà l’assenso di tutti partiamo” hanno confermato da Spediporto.
Le associazioni genovesi e liguri hanno inoltre riferito di avere discusso con i legali i profili di una possibile azione di risarcimento: civilistici, amministrativi ma soprattutto penali.