“L’Associazione nazionale liberi insegnanti dei precari DM, voleva organizzare un presidio fisso davanti al MIUR dal 9 al 13 settembre in merito all’annosa questione dei precari DM, che si protrae da anni, ma per presunti problemi ‘tecnico burocratici’ la questura ha obbligato a richiedere quotidianamente le autorizzazioni relegando inoltre il presidio in una piazzetta secondaria.
Non potendo evadere questa richiesta, ANLI ha deciso quindi di iniziare lo sciopero della fame”.
Lo hanno riferito i responsabili dell’Associazione nazionale liberi insegnanti.
Inoltre, davanti all’ufficio regionale scolastico di via Assarotti a Genova, i precari della scuola, compresi alcuni insegnanti con laurea, hanno effettuato uno dei tanti sit-in di protesta.
Si tratta di manifestazioni volutamente ridotte nei numeri per evitare assembramenti.
Per rafforzare “il segnale di rabbia, delusione e malcontento” allo sciopero della fame si sono unite anche la dottoressa Alessandra Gammino, presidente ANLI, e altre insegnanti Diplomate Magistrali.
In sostanza, nonostante le lezioni siano cominciate con gravi carenze negli organici dei docenti, le maestre con diploma di asili ed elementari e i professori sono costretti a scendere in piazza per chiedere un posto di lavoro.