Nella piazza con i leader del centrosinistra per chiedere le dimissioni di Toti “+Europa non ci sara’, nella convinzione che sia un errore spostare lo scontro politico sul terreno giudiziario. Mi ha stupito che Pd, nonostante molti suoi amministratori abbiano passato le forche caudine di inchieste cadute nel vuoto, e Azione di Calenda, che rinuncia cosi’ al garantismo liberale, partecipino. Vi sono tante buone ragioni politiche per attaccare frontalmente Toti, dalla gestione della sanita’ a quella dei trasporti regionali”.
Lo ha dichiarato il segretario di +Europa Riccardo Magi in un’intervista pubblicata oggi sul quotidiano Il Giornale.
Per Magi, Toti “si dovrebbe dimettere per il suo fallimento politico che pagano i liguri in termini di qualita’ della vita. E deve valutare se non ritiene opportune le dimissioni per difendersi meglio e garantire alla Regione Liguria un pieno governo. Ma e’ questione che tocca l’ambito delicatissimo delle garanzie costituzionali e delle valutazioni personali di opportunita’”.
Mobilitare la piazza non rischia di inasprire il clima politico? “Sono convinto non faccia bene alla democrazia farne l’obiettivo di una mobilitazione di piazza. Se Toti dovesse essere assolto dalle accuse non vorrei trovarmi ad avere tratto un vantaggio politico grazie a un’inchiesta infondata. Dopodiche’ il clima e’ gia’ esasperato e lo e’ anche per l’ipocrisia del garantismo a giorni alterni della destra di governo.
Essere garantisti non significa solo battersi prima di tutto per le garanzie degli avversari politici di fronte a eventuali inchieste giudiziarie che possano avere un impatto politico. Significa battersi per le garanzie di tutti e trovo ipocrita il garantismo della destra di governo che abroga l’abuso d’ufficio (anche io ho votato favorevolmente) mentre introduce con il ddl nuovi astrusi reati come la ‘resistenza passiva’ in carcere o aumenta le pene in modo sconsiderato.
I manettari non sono solo a sinistra. Anzi. Per la maggior parte dei casi e’ la destra a fare le peggiori operazioni di sciacallaggio. Una per tutte: Giorgia Meloni a Bibbiano. Troppo facile essere garantisti con gli amici e manettari con tutti gli altri”.