Domani, in occasione del Gran Premio di Formula 1 a Imola, il tenore internazionale Vittorio Grigòlo intonerà “Il Canto degli Italiani”
Alle ore 15.00 tutti i piloti saranno in piedi sulla linea di partenza con alle spalle le auto schierate sulla griglia: Vittorio Grigòlo canterà l’Inno, stando al centro della pista, di fronte ai piloti; al termine ci sarà il passaggio delle Frecce Tricolori.
La passione per la velocità scorre nel sangue del Maestro sin da piccolo, quando gareggiava nella categoria Kart ICA 100 nazionale, e tuttora viene da lui coltivata con vivo entusiasmo.
“Per me è un grande onore rappresentare il mio Paese, cantando l’Inno d’Italia – dichiara Vittorio Grigòlo – È accaduto l’anno scorso, il 2 giugno Festa della Repubblica, all’Arena di Verona e su Rai1, e accadrà domenica davanti ai più importanti piloti del mondo. La mia dedica va agli italiani che ce la mettono tutta per ripartire, ce la faremo perché siamo un grande popolo. Una corsa automobilistica può essere la metafora giusta per la sfida che ci attende e qui mi piace ricordare con orgoglio che il numero 1 della Formula 1 è proprio un italiano, Stefano Domenicali, nato a Imola.”
Dall’esordio come voce solista nel coro della Cappella Sistina ai ruoli principali di tenore nei più prestigiosi teatri del mondo, la carriera di Vittorio Grigòlo è una storia di talento, passione e dedizione. Esordisce appena tredicenne all’Opera di Roma come pastorello nella Tosca con Luciano Pavarotti. Nel 2000 debutta alla Scala di Milano nel concerto di apertura dell’anno verdiano diretto dal Maestro Riccardo Muti. Nel 2010 debutta al Metropolitan Opera di New York come Rodolfo nella Bohème, ruolo che diventerà uno dei suoi cavalli di battaglia. Da qui la sua carriera cresce esponenzialmente e lo vede esibirsi nei più grandi teatri del mondo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera di Vienna, Parigi e Berlino sotto la direzione di Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Daniel Oren, Antonio Pappano, Evelino Pidò e molti altri.
Ottiene numerosi premi, tra cui il Premio Caruso (2015), il “Best Tenor” 2011 di L’Opera Magazine per la performance come “Des Grieux” presso la Royal Opera House di Londra (2010), il prestigioso “ECHO Klassik Newcomer of the Year” nel 2011, il Premio Puccini (2016), lo Special Achievement Award della NIAF, il premio per l‘eccezionale contributo all’opera lirica in occasione di Opera News Awards, la“European Border Breakers award” per il suo primo album solista “In the Hands of love” (Polydor).
Nel 2010 prende parte alla produzione di Marco Bellocchio, “Rigoletto a Mantova”, film trasmesso dalla RAI in mondovisione. Il 14 luglio 2013 si esibisce nel suggestivo “Concert de Paris” sotto la torre Eiffel, diretto dal Maestro Daniele Gatti, di fronte a più di 200.000 persone. Nel 2017 è co-protagonista nel cortometraggio d’autore “The Good Italian parte III” accanto a Giancarlo Giannini.
Numerose le sue incursioni nel mondo pop: nel 2015 condivide il palco con Brian May all’Arena di Verona e nel 2016 con Sting, Bruce Springsteen e James Taylor alla Carnegie Hall in occasione del Rainforest Gala. Indimenticabili le sue interpretazioni di “Caruso” di Lucio Dalla, con cui ha condiviso una grande amicizia.
Il 2 giugno 2020, in occasione della Festa della Repubblica, interpreta “Il Canto degli Italiani” da una suggestiva Arena di Verona in diretta nazionale su RAI 1 dopo il tradizionale discorso del Presidente Mattarella.