Domani, Mercoledì 20 giugno (ore 20.30) debutta in Prima Nazionale alla Piccola Corte “L’Angelo di Kobane” (“Angel”) di Henry Naylor, che va a chiudere la 23esima rassegna di drammaturgia contemporanea presentata nella stagione 2017/18 del Teatro Stabile e Archivolto Insieme.
Lo spettacolo, prodotto da quello che nel frattempo è diventato Teatro Nazionale di Genova, è la storia di Rehana, una giovane contadina kurdo – siriana, costretta ad abbandonare gli studi di giurisprudenza ad Aleppo e i sogni di avvocatura per imbracciare il kalashnikov e diventare un implacabile cecchino delle truppe femminili in lotta contro l’Isis che ha assassinato suo padre.
L’autore inglese Henry Naylor, anche attore di serie satiriche per la televisione e presenza assidua all’Edinburgh Fringe Festival, ha raggiunto il successo con la trilogia “Arabian Nightmares” di cui “Angel” è il terzo capitolo. «Volevo raccontare – spiegaNaylor – quanto e come le nostre ambizioni, i nostri sogni, possano essere distrutti dalle ambizioni di qualcun altro. E di come una donna che credeva nel pacifismo e nella giustizia, si sia convertita alle armi e alla violenza».
Lo spettacolo per la regia di Simone Toni è interpretato da Anna Della Rosa, che ricordiamo nella Grande bellezza di Paolo Sorrentino in cui interpretava una ragazza cocainomane e vuota, emblema di una società cinica e distaccata. L’attrice si è diplomata nel 2002 alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, si è poi specializza con Luca Ronconi al corso per attori Santa Cristina e con Massimo Castri alla scuola di Alta Formazione teatrale dell’ERT di Modena. Lavora nel cinema, in televisione ma soprattutto in teatro, dove recita con la regia di Peter Stein in Pentesilea e Medea , Massimo Castri in Questa sera si recita a soggetto, Maurizio Schmidt ne I promessi sposi, nel ruolo della monaca di Monza. Tra gli ultimi lavori Zio Vanja con la regia di Nanni Garella nel ruolo di Sonja e La trilogia della villeggiatura con la regia di Toni Servillo nel ruolo di Giacinta. Per quest’ultima interpretazione ha vinto il premio Eti -Gli olimpici del teatro 2008 come migliore attrice emergente e il premio internazionale Amici di Milano per i giovani 2009.
La creazione visiva de “L’Angelo di Kobane” è di Christian Zurita, la consulenza musicale di Andrea Nicolini. La versione italiana è di Carlo Sciaccaluga.
Francesca Camponero
Lo spettacolo è in scena alla Piccola Corte fino a sabato 30 giugno con i seguenti orari: da mercoledì al sabato alle ore 20.30. Giovedì ore 19.30. Domenica e lunedì riposo.