Il tutto è partito da un esposto fatto da alcuni elettori
Domani, martedì 15 novembre, si svolgerà l’udienza nella sezione civile del Tribunale di Genova sulla causa legata alla presunta ineleggibilità del sindaco Marco Bucci.
L’esposto era stato presentato ad agosto, poche settimane dopo la conferma del secondo mandato di sindaco e vede la firma di 21 elettori genovesi seguiti dall’avvocato Luigino Montarsolo.
Tra i firmatari figurano anche l’ex rettore dell’Università Paolo Comanducci; l’ex procuratore regionale della Corte dei Conti Ermete Bogetti e l’ex presidente del tribunale Claudio Viazzi.
A difendere il sindaco invece lo studio legale del suo vicesindaco, Pietro Piciocchi.
Lo studio Piciocchi ha presentato due memorie difensive e sollevato anche un’eccezione sulla costituzionalità della norma che assegna proprio al tribunale civile la possibilità di decidere su questo tema anziché attribuire la competenza solo al tribunale amministrativo. Una mossa che potrebbe far allungare i tempi.
Nel caso i giudici ritengano di andare a sentenza con il collegio del tribunale che dovesse ravvisare l’illeggibilità si prospetterebbero elezioni anticipate.
Ovviamente la sentenza non sarebbe esecutiva se non al termine dei tre gradi di giudizio. Mentre in caso contrario, non cambierebbe nulla.
L’esposto gira attorno a una norma del Tuel (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 che raccoglie l’ordinamento istituzionale e contabile degli enti locali) riguardo l’incarico da commissario per l’ex ponte Morandi di Bucci, ottenuto nel 2018 e rinnovato a più riprese.
Secondo la difesa, invece, ci sarebbe differenza e non sovrapposizione tra i commissari di governo e i commissari straordinari.