ALBENGA. 13 APR. Continuerà domani in territorio sloveno, tempo permettendo, il pellegrinaggio dell’albenganese Sergio Giusto lungo l’ itinerario di San Martino.
Ieri Sergio è partito da Kormend ed è arrivato fino a Vaspor, dopo aver percorso una trentina di chilometri ed aver attraversato le province di Vas e di Zala.
Oggi è partito da Zalalovo ed è arrivato fino a Kercaszmore (al confine tra Ungheria e Slovenia), dopo 32 chilometri di cammino attraverso Szatta e Magyarfold: “Anche oggi- dice Giusto- è andato tutto bene. Domani, partendo dalla cittadina di confine, lo attraverserò e proseguirò la mia avventura sulla Via Sancti Martini in Slovenia”.
Prosegue dunque l’ impresa del noto artista albenganese che, partito dall’ Ungheria, da Szombathely, la città natale di San Martino cercherà di arrivare a piedi, come un pellegrino del passato, fino ad Albenga. Giusto percorrerà 1.200 chilometri.
E’ accompagnato nella sua avventura dall’ infaticabile Gianfranco Radini, dei Fieui di Caruggi, l’ associazione culturale albenganese che ha sempre sostenuto tutte le coraggiose imprese di Sergio. Radini è alla guida del camper di appoggio che viene utilizzato dal pellegrino in casi di necessità: ad esempio quando la sera non è possibile trovare un rifugio, o un posto da dormire.
L’ avventura dovrebbe durare due mesi: “ Cercherò di fare- prosegue Giusto- tutti i giorni almeno venticinque- trenta chilometri. Facendo tappa in tante cittadine e località nelle quali incontrerò gli abitanti, gli amministrazioni, gli studenti e le istituzioni. Consegnerò gagliardetti,brochure e vario materiale per far conoscere Albenga e raccoglierò doni e pensieri che porterò in Comune al mio ritorno. Sto girando bervi filmati, scattando tante foto per raccogliere materiale sufficiente per una pubblicazione che racconti la mia avventura e che serva ad altri per ripeterla in futuro. Tutto questo nell’ambito del grande Progetto New Pelgrim Age- Interreg Central Europe. Sono fiero di essere cittadino di Albenga dove c’è una amministrazione che crede fermamente in questo progetto attreverso il quale la mia città si potrà inserire a pieno titolo sulla via di San Martino, che è molto nota in tutta l’ Europa Centrale, ma poco in Italia. Con la mia avventura spero di contribuire anche a diffondere dalle nostre parti il turismo religioso: nella nostra zona abbiamo un patrimonio immenso al quale dobbiamo dare una maggiore visibilità anche internazionale”.
CLAUDIO ALMANZI