“Alla vigilia del test di allerta della Protezione civile (durante il quale verranno fatti suonare tutti i cellulari presenti in Liguria e verrà inviato un messaggio geolocalizzato) riteniamo necessario esprimere alcune perplessità in assenza delle risposte ai chiarimenti richiesti.
Censuriamo innanzitutto la scelta di far emettere il suono di allerta anche sui telefoni dei cittadini che non hanno prestato il proprio consenso a tale test”.
Lo ha dichiarato oggi l’avvocato Mattia Crucioli, capogruppo comunale di Uniti per la Costituzione, alla vigilia dell’allerta del test ligure di “It-Alert” in programma domani a Genova e in Liguria.
“Inoltre – ha aggiunto Crucioli – ci chiediamo se sarà solo la Protezione civile nazionale a decidere in quali casi utilizzare il nuovo strumento o se tale invasivo strumento sarà nella disponibilità di regioni ed enti locali.
Infine, non è stato esplicitato chi stabilirà il testo dei messaggi né quali garanzie ci sono sull’affermata unidirezionalità’ dei dati e sul rispetto della privacy dei cittadini in relazione alla loro geolocalizzazione.
L’opacità su tali questioni, unita alla non prevista facoltà di negare il consenso all’utilizzo del proprio cellulare per tale funzione di allerta, non può che alimentare il timore di un nuovo avanzamento delle tecniche di controllo e condizionamento dei cittadini nonché sull’utilizzo strumentale delle emergenze, siano esse reali o costruite ad arte.
Auspichiamo dunque che il governatore ligure Giovanni Toti e l’assessore regionale Giacomo Giampedrone forniscano al più presto chiarimenti su tali aspetti e li invitiamo a fare opere di prevenzione per la messa in sicurezza del nostro fragile territorio piuttosto che inviare ordini e allarmi non richiesti sui cellulari di tutti i cittadini liguri”.