Dopodomani, domenica 9 settembre, a Rocchetta Ligure in Val Borbera, provincia di Alessandria ma dalla storia di appartenenza alla centenaria Repubblica di Genova, presso Palazzo Spinola e in occasione della principale e più simpatica “festa” della località: la Sagra delle Fagiolane, appuntamento culturale con la presentazione del libro di Dino Frambati “Quando la notizia è buona” pubblicato per i tipi di Termanini Editore.
In programma i saluti dell’amministrazione, l’intervento dell’editore, e la presentazione del libro da parte dell’autore aperto al dialogo con il pubblico. La Val Borbera costituisce uno degli argomenti primari del libro, che ha diffusione nazionale, cui Frambati dedica 30 pagine su 300.
Il bene fa notizia? Dino Frambati, genovese, giornalista free lance da quasi 40 anni e Consigliere dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti a Roma, con questo suo libro ci dimostra che, nonostante l’epoca individualistica e ipermassmediatica in cui ci troviamo, la risposta è: sì. Il bene fa notizia. Anzi, come ci dicono le storie che nel libro si raccontano, che faccia notizia è giusto. Più e meglio del male.
Nella prefazione l’autore scrive che, dopo quasi 40 di professione giornalistica, ma soprattutto 30 anni di nera, si è chiesto “perché parlare con tanto clamore del male e soprattutto di ciò che è stortura’, quando invece è il bene ad essere molto prevalente nella vita e ad essere la norma”. E ricorda prima del libro, l’iniziativa delle pagine del bene da lui volute sul Corriere Mercantile, poi la rubrica “Buona Notizia” a TeleGenova, per non parlare dei tanti corsi formativi tenuti ai colleghi su questo aspetto. “La realtà – insiste Dino Frambati – è più completa, e io credo che sia dovere del giornalista guardare alla realtà a 360° e non solo limitarsi a descrivere ciò che è orribile o fa impressione. Anzi, credo che questo sia la “mission” dei giornalisti: esaltare il bene, farlo diventare notizia ma in termini positivi”.
Tante storie di interesse verso l’altro
Il libro parte dal principio che la notizia è tale quando narra un qualcosa di diverso dallo scontato o dal ripetitivo e prevedibile. 200 le pagine che compongono il volume con tante storie di bene e di generosità arrivate da tutta Italia: dal volontariato, alle parrocchie di periferia, dall’impegno di una casa famiglia per il recupero dei minori, alla rinascita dopo eventi naturali come un’alluvione. Storie difficili di famiglia, separazioni e figli, però tutte a lieto fine, e poi pagine dedicate agli immigrati: gente che è arrivata in Italia ed ha dato lavoro ad altri. Interessanti vicende per capire l’integrazione con le testimonianze di una diplomatica ecuadoriana e di una giornalista ecuadoriana.
Il bene è contagioso e fa stare meglio
Ci sono poi alcune storie di amore, ampio spazio all’ecologia e la vita nella natura con l’autore testimone diretto. ore spera che il suo libro, un sogno coltivato da anni, faccia riflettere e al contempo diverta, soprattutto dimostri che il bene c’è ed è più del male. Che porti insomma una ventata di speranza in un momento storico difficile per tanti e faccia capire che fare il bene fa stare meglio anche chi lo compie.
Marcello Di Meglio