Il serial killer genovese Donato Bilancia che sta scontando 13 ergastoli e 28 anni di pena nel carcere Due Palazzi di Padova, non avrà il permesso premio che aveva richiesto nel gennaio scorso.
Bilancia aveva chiesto di uscire per andare a trovare un bambino di otto anni con la sindrome di Down, al quale devolve parte della sua pensione, ospitato in una struttura di accoglienza padovana.
A negargli l’uscita dal carcere il Tribunale di sorveglianza di Padova, che ritiene Bilancia “ancora pericoloso”.
Il magistrato ha effettuato le sue scelte in base a vari fattori.
Il primo è che Bilancia non si sarebbe mai ravveduto dei suoi crimini, ritenendo di essere stato ‘posseduto’ da una malattia negli anni in cui li ha commessi.
Inoltre non avrebbe avviato con profitto un percorso di riabilitazione psicologica tale da far intendere di aver risolto i propri ‘disturbi di personalità’.
Infine, le relazioni della psicologa che lo segue evidenziano come Bilancia non sia in grado di “gestire adeguatamente momenti di frustrazione e rabbia nel momento in cui venisse a trovarsi al di fuori dell’ambiente contenitivo del carcere”.