“Assassino torturatore, 28.3.1980 i compagni non dimenticano”. La scritta contro i Carabinieri è comparsa stamane sul murales nel quartiere milanese Ortica, che è dedicato al generale dell’Arma Carlo Alberto Dalla Chiesa. Gli uomini al suo comando 28 anni fa riuscirono a neutralizzare un pericoloso nucleo delle Brigate rosse nel covo di via Fracchia a Genova, segnando una svolta vittoriosa nella lotta al terrorismo.
Per quell’episodio la procura di Genova negli ultimi mesi ha avviato accertamenti finalizzati a riaprire il caso giuridico. In particolare sulla morte del brigatista sanguinario Riccardo Dura, ritenuto responsabile anche dell’assassinio del sindacalista della Cgil Guido Rossa, che il 28 marzo 1980 insieme agli altri compagni rifiutò di arrendersi ai carabinieri.
La scorsa settimana a Genova il sostituto pg Enrico Zucca, ex pm del G8 2001, aveva usato il termine “torturatori” riferendosi ai vertici della polizia. Ossia la stessa parola, accanto a falce e martello, vergata con la vernice rossa sul murales dell’Ortica a Milano per offendere la memoria del mitico generale al vertice dei carabinieri che sconfissero il terrorismo rosso.
Dopo la volontà della sinistra di voler riscrivere la storia di via Fracchia e i continui attacchi alla nostra polizia, ora si registrano pure quelli contro i nostri carabinieri.
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