“Il 3 marzo scorso, insieme a tutte le forze della minoranza in consiglio regionale, presentammo la proposta di legge ‘Dote sport’. La pdl si prefiggeva di erogare un contributo per minore, per permettere così alle famiglie di far fronte alle spese sostenute per l’attività sportiva dei figli in età scolare, e cioè tra i 6 e i 17 anni.
Dopo aver illustrato la proposta in III Commissione, lo scorso 27 marzo l’assessore allo Sport dichiarò ‘visto che la Giunta si propone di fare una revisione più complessiva della normativa, è necessario ora congelare la pdl’.
Abbiamo comunque più volte sollecitato la giunta Toti a far presto per dare risposte concrete alle famiglie e a un comparto, quello sportivo, in sofferenza”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi a nome di tutta la minoranza che a marzo aveva illustrato, in conferenza stampa, la proposta.
“Dalla Giunta – ha aggiunto Tosi – però non arrivò alcun cenno. Mai avremmo pensato che dietro cotanto silenzio ci celasse invece un disegno politico tanto imbarazzante quanto vergognoso: da una nota stampa odierna, infatti, abbiamo appreso che l’assessore allo Sport ha compiuto una giravolta degna del miglior prestigiatore, facendo infine sua la proposta di legge della minoranza”.
“Abbiamo aspettato oltre un mese – hanno aggiunto i capigruppo regionali di M5S, Pd, Lista Sansa e Linea Condivisa – affinché gli uffici legislativi, come richiesto appunto dall’assessore, rivisitassero la legge regionale sullo sport. Così però si è solo perso tempo prezioso.
Nel mentre, infatti, quasi tutte le società sportive sono tornate a svolgere la propria attività. E, non avendo concluso l’iter della Pdl in Consiglio regionale, non abbiamo potuto dare loro alcun sostegno.
Grave che a oggi le minoranze, che tanto si sono spese per questa legge, non abbiano potuto prendere visione del testo approdato poi in giunta se non via comunicato stampa.
Davvero drammatico che un assessore, eletto dai cittadini, sia così a corto di idee da dover ricorrere a un simile sotterfugio. Ma vogliamo essere positivi: l’importante è che la legge ora ci sia.
Ci si conceda però di rispolverare l’antico adagio: Date a Cesare quel che è di Cesare”.