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Draghi: arrivati 23872 profughi, o vaccino o tampone

Draghi positivo al Covid, salterà missioni in Angola e Congo
Draghi positivo al Covid, salterà missioni in Angola e Congo

Il permesso di soggiorno per il lavoro. Nei centri di prima accoglienza è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana

Il premier Draghi ha riferito al “question time” alla Camera in merito alla situazione dei profughi ucraini che sono giunti in Italia.

“Voglio ringraziare – ha detto Draghi – a nome del governo e mio tutti coloro che si sono mobilitati per sostenere la popolazione ucraina: associazioni di volontariato, terzo settore, amministratori locali imprese, singoli cittadini e famiglie che stanno mandando aiuti e offrendo ospitalità e assistenza ai profughi con grandissima generosità e profonda umanità”, ha affermato il presidente del Consiglio al Questione Time alla Camera.

“Ad oggi (9 marzo 2022) sono arrivati in Italia 23872 profughi dall’Ucraina, principalmente dalla frontiera italo-slovena. Oltre il 90% sono donne e bambini. Il flusso è certamente destinato ad aumentare”.

“Voglio ringraziare – ha poi aggiunto – tutte le forze politiche e in particolare l’opposizione per la grande prova di unità e spirito costruttivo in questa crisi, sono certo che l’Italia farà la sua parte fino in fondo: nel terrore ci scopriamo migliori di come pensiamo di essere”.

Permesso di soggiorno per lavoro

“Per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa – ha detto ancora – abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno ed in deroga alle quote del decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma che stagionale”.

In merito alla questione sanitaria, Draghi ha affermato che “i profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi”.

“Il dipartimento della protezione civile – ha spiegato draghi – provvede a trovare i posti letto e al trasferimento pazienti.

Nei centri di prima accoglienza è prevista assistenza sanitaria, sociale, psicologica, orientamento legale e corsi di lingua italiana. Nei centri sono previsti servizi anche finalizzati all’integrazione e alla formazione professionale”.