Oggi durante la visita del premier Draghi a Genova ci sono stati alcuni momenti di protesta.
Dopo l’incontro a Palazzo San Giorgio dove è stato contestato all’entrata e all’uscita del palazzo dove ha sede l’Autorità portuale, si è recato in Valpolcevera nei pressi del ponte che è stato ricostruito di recente.
Presso la Radura della Memoria sotto il ponte San Giorgio, Draghi ha incontrato i parenti delle vittime e l’arcivescovo di Genova, Monsignor Marco Tasca.
Proprio dopo aver parlato con Monsignor Tasca, Draghi è stato contestato da Tiziano un 52enne genovese che gli ha chiesto di fermare il pagamento di oltre 9 miliardi di euro ai Benetton.
“Presidente – ha esordito – li fermiamo i 9 miliardi e tre che state dando ai Benetton attraverso la Corte dei Conti?
Li Fermiamo? C’è molta gente che ha bisogno di materie prime.”
Draghi si gira, lo guarda e torna a percorrere la sua strada. Ma Tiziano non ci sta e prosegue: “Nessuno parla qua. Tutti d’accordo? Stanno dando 9 miliardi e 300 milioni tramite la Corte dei Conti ai Benetton.”
Poi nel mentre Draghi si è allontanato, il 52enne ha proseguito: “E’ un curatore fallimentare questo signore qua, l’avete capito? Non avete capito che abbiamo il debito / pil al 160% ed è venuto qui per abbattere il debito pubblico? A fare entrare il libero mercato. Non l’avete visto? Non l’avete capito chi è questo signore qua? Nessuno gli chiede dei 9 miliardi e 300 milioni che la Corte dei Conti sta dando ai Benetton.
Io sono qua fermo. Voglio solo capire se siamo ancora in una democrazia con gente che ragiona o state tutti come i pazzi, così.”… “Mio padre era partigiano quindi sono qua in maniera democratica e civile a cercare di capire cosa succede in Italia…”
“Ora – conclude Tiziano nel mentre si avvicina un funzionario di Polizia – mi stanno chiedendo un documento perché ho osato chiedere a sua maestà, il curatore fallimentare Draghi una domanda lecita”.