Le dichiarazioni di Draghi dopo l’approvazione del Def in cui sono previsti scenari di rischio per il gas
«Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre». Queste le parole del premier Mario Draghi durante la conferenza stampa del dopo cdm e l’approvazione del Def in cui sono previsti scenari di rischio in caso di interruzione delle forniture di gas da parte di Mosca. «Andiamo con l’Ue – ha sottolineato – se ci propone l’embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se prezzo del gas può essere scambiato con la pace».
Per ora niente embargo del gas dell’Europa
«L’embargo del gas – prosegue il premier parlando di una situazione in continuo divenire – non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo ma quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati in assenza di una diretta partecipazione alla guerra si chiedono cosa può fare questa coalizione per indebolire la Russia e farla smettere».
Draghi precisa come l’embargo del gas non sia «un’ipotesi al momento oggetto di discussione per cui la situazione sta modificandosi».
Anche in assenza di gas russo spiega Draghi «fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all’autunno».