Prossimo scioglimento del Cts. al 31 marzo decade lo stato di emergenza. Smart working settore privato al 30 giugno. Le altre
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità una road map per allentare le misure anti-Covid a partire dal mese di aprile, dopo la fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022).
“A fine marzo – ha detto Draghi – terminerà lo stato di emergenza, per quella data scioglieremo il Cts, il cui lavoro non è finito, continuerà con l’Istituto superiore di sanità e il Consiglio superiore di sanità”.
La conferenza stampa di Draghi e Speranza
“Con il Consiglio dei ministri di oggi facciamo passi fondamentali verso la riapertura. Osserviamo con grande attenzione l’andamento della curva epidemica e siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evoluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso. Ma attualmente abbiamo preso questi provvedimenti”.
Verrà superato il sistema a colori per le Regioni.
“La sospensione dei lavoratori senza Super Green Pass sopra i 50 anni – ha detto Speranza durante la conferenza – non avverrà più. Sarà sufficiente per loro fino al 30 di aprile avere il Green pass base.”
“La sospensione dal lavoro resterà solo per la fascia del personale sanitario e i lavoratori di strutture ospedaliere e delle Rsa, in questo caso il prolungamento dell’obbligo è al 31 dicembre.” ha precisato Speranza.
A proposito di vaccini
“In questo momento non ci sono evidenze scientifiche che portano a dirci che sia necessaria la quarta dose del vaccino per tutti. Nessun Paese a livello mondiale e europeo sta immaginando la quarta dose per tutti. Siamo partiti con i fragili e in queste ore stiamo valutando l’ipotesi di una quarta dose a fasce generazionali più avanzate”.
Il Cdm, a quanto si apprende da fonti ministeriali, avrebbe stabilito lo stop al green pass rafforzato per gli stranieri nei ristoranti dal 1 aprile.
Secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi in mattinata, a maggio finisce l’obbligo del Green pass.
Si sarebbe, anche, stabilito di mantenere l’obbligo di presentare il certificato verde in alcuni ambiti ancora fino al 30 aprile. Da maggio non sarà più necessario esibirlo.
L’attuale regime sull’obbligo di mascherine – previsto in tutti i luoghi al chiuso, compreso a scuola – resterà in vigore fino al 30 aprile.
Dal primo aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.
Anche nei ristoranti all’aperto, secondo quanto prevedevano precedentemente le norme, non sarà necessaria l’esibizione del Green pass.
Da aprile, inoltre, non sarà più richiesto il green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine. Le norme sulle mascherine, infatti, restano invariate fino al 30 aprile.
Sempre da aprile decade l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50.
A chi ha superato questa soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.
Smart working settore privato e lavoratori fragili
La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, e quindi ancora con un regime semplificato, è prorogata al 30 giugno 2022. E’ quanto prevede la bozza del nuovo decreto Covid. Alla data del 30 giugno viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.
La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base.
Mentre l’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa.
Con il decadimento dello stato di emergenza Covid, decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario.
Al loro posto dovrebbe essere creata un’unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.
Prevista anche dalla road map, anche il decadimento della quarantena da contatto ad esclusione dei contagiati.
A scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione.
Proprio alla scuola arriverebbero oltre 270 milioni del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid per l’anno scolastico 2021-2022.
Le risorse saranno ripartite tra le scuole per l’acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti nonché di ogni altro materiale anche di consumo utilizzabile in relazione all’emergenza epidemiologica.
Prorogato l’organico scolastico per l’emergenza, tra personale Ata e docenti, fino al termine delle lezioni.