Ieri i carabinieri di Ge-Sampierdarena e Ge-Rivarolo a conclusione di un’attività d’indagine per droga cominciata alla fine 2019 hanno arrestato un 34enne e un 61enne nordafricani, dando esecuzione anche alla misura cautelare dell’obbligo di dimora di altri due loro connazionali.
Gli accertamenti condotti dagli investigatori del Nucleo Operativo della Compagnia di Ge-Sampierdarena dal mese di ottobre 2019 a gennaio 2020, hanno permesso di accertare la falsità di una denuncia presentata da un marocchino il 4 ottobre 2019, il quale aveva incolpato due connazionali di averlo costretto a spacciare droga per loro conto, anche tramite minacce, e aveva consegnato spontaneamente ai militari, come prova delle sue dichiarazioni, un sacchetto contenente circa 20 grammi di cocaina.
Le indagini hanno quindi permesso di scoprire che in realtà il fine ultimo della denuncia era quello di liberarsi della “concorrenza” per avere l’esclusività dello spaccio di droga nella zona di Sampierdarena e del Ponente genovese.
Il marocchino, a seguito delle indagini, era stato denunciato per calunnia e spaccio di sostanze stupefacenti, poiché anche successivamente alla denuncia aveva continuato l’illecita attività in proprio utilizzando come base logistica un’abitazione situata nella zona di Bolzaneto, rifornendosi da spacciatori provenienti dal Nord Italia e avvalendosi anche di minorenni per il trasporto della droga in treno.
Nell’ambito della stessa indagine, sono stati poi scoperti altri gruppi di spacciatori di droga che avevano creato una sorta di rete di mutuo soccorso in caso di necessità relative all’approvvigionamento di sostanza stupefacente.
Alla fine sono stati arrestati altre nove stranieri in flagranza di reato, sequestrati circa 170 grammi di sostanze stupefacenti (in prevalenza cocaina) e 7.000 euro di denaro in contanti provento delle illecite attività.