“La Corte d’Appello di Genova ha accolto il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro la sentenza di primo grado del Tribunale che nel novembre 2018 aveva concesso il riconoscimento della ‘bi-genitorialità’ a una coppia formata da due donne residenti nel nostro Comune”.
Lo ha dichiarato ieri su fb il consigliere delegato agli Affari legali del Comune di Genova Federico Bertorello (Lega).
“Si tratta – ha spiegato Bertorello – di una decisione che ribalta di fatto l’orientamento espresso dal giudice di primo grado.
Naturalmente, si tratta di una pronuncia sul caso singolo, ma che, come tutte le sentenze, potrà essere richiamata in sede giurisprudenziale per casi analoghi.
Come amministrazione comunale avevamo deciso di andare avanti poiché ritenevamo che il precedente provvedimento fosse viziato da elementi che ne inficiavano la legittimità.
Esprimo molta soddisfazione perché ritenevamo le pronunce assunte dal Tribunale di Genova fortemente viziate e in palese contrasto con la legge 40/2004, dettate più da una interpretazione politica che non dal diritto.
La Corte di Appello riporta quindi la vicenda sotto il principio di legalità, stabilendo che la procreazione medicalmente assistita può essere utilizzata solo da persone di sesso diverso”.
“È indecente – hanno attaccato i consiglieri comunali e regionali del Pd – che un amministratore, in questo caso il consigliere comunale delegato Federico Bertorello, esulti perché a una bambina viene tolto un genitore dopo una decisione del tribunale.
Una sentenza che, dopo il ricorso di Palazzo Tursi, ribalta il primo grado di giudizio, in cui era stata riconosciuta la bi-genitorialità di due mamme genovesi.
Mentre il Pd firma la legge contro l’omotransfobia, il Comune di Genova guidato dal centrodestra si attesta sempre più sulle idee deliranti del senatore Simone Pillon e il congresso mondiale della famiglia di Verona. Una brutta vicenda.
Il Pd è il partito dei diritti, ci batteremo fino in fondo affinché tutte le famiglie possano far valere il loro diritto alla felicità”.