
“Caso Cgil-Salis e fascismo che a Genova non c’é. Dopo le tempestive risultanze delle indagini della Digos e dopo che, secondo quanto riportato dai media, il segretario Fillea, a loro ben conosciuto, avrebbe ammesso perfino davanti al pm di avere problemi personali, anche di salute, e di avere in sostanza inventato un’aggressione ‘di stampo fascista’ a Sestri Ponente, al punto che risulta indagato per simulazione di reato, i responsabili della Cgil non hanno nemmeno avuto l’umiltà e l’onestà intellettuale di chiedere scusa ai genovesi e ai liguri”.
Lo hanno dichiarato stasera gli assessori del Comune di Genova Paola Bordilli, Marta Brusoni, Francesca Corso e il commissario della Lega provinciale di Genova Renato Falcidia.
“Tuttavia – hanno aggiunto – anziché almeno tacere, oggi hanno attaccato duramente il vice ministro e segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi soltanto perché, prima di tutto da genovese, ha invitato il sindacato ad abbassare i toni e ha ribadito la richiesta di scuse da parte della Cgil alla Città di Genova.
Ricordiamo che martedì 15 aprile proprio i responsabili del sindacato, senza verificare prima i presunti fatti, né attendere almeno i primi esiti delle indagini della Digos, che avevano tempestivamente rilevato varie incongruenze nel racconto del segretario Fillea-Cgil, avevano diffuso la notizia dell’aggressione ‘di stampo fascista’ e insieme alla candidata a sindaco per il centrosinistra e allo Stato maggiore del Pd avevano chiamato a raccolta la piazza a Sestri Ponente alzando i toni e agitando lo spauracchio del fascismo in città”.
Nel pomeriggio di oggi i responsabili della Cgil di Genova e della Liguria avevano sferrato un duro attacco al vice ministro genovese e segretario ligure del Carroccio: “E’ molto grave che il viceministro Edoardo Rixi attacchi la Cgil per avere organizzato una manifestazione antifascista contro ogni tipo di violenza, così come sono gravi gli attacchi suoi e del suo partito al ruolo e alla funzione della magistratura, della politica e della libera informazione.
Nel suo ruolo istituzionale il vice ministro dovrebbe mettere da parte la permanente campagna elettorale e ringraziare la Cgil per la funzione democratica che svolge, gli organi inquirenti, che anche in questo caso in tempi rapidi hanno attivato i controlli necessari, la libera stampa che ha raccontato tutti i fatti, facendo in modo che, al di là delle sentenze, l’opinione pubblica fosse messa a conoscenza delle vicende.
In questo Paese la destra continua a far finta di non capire questo concetto, tanto è vero che il vice ministro trova il tempo per attaccare le manifestazioni democratiche antifasciste e fa finta di non vedere i raduni nostalgici come quello di Dongo o la manifestazione razzista e fascista convocata da Casapound per sabato 17 maggio alla Spezia.
Genova è antifascista. L’ha dimostrato a Sestri Ponente e lo ha ribadito con l’oceanica manifestazione del 25 aprile e siamo certi che si mobiliterà ogni volta che sarà necessario.
Se proprio c’è qualcuno che deve chiedere scusa, questo è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per come sta gestendo il comparto. Il vice ministro trovi il tempo per fare il suo mestiere adoperandosi per far arrivare i treni in orario e mettere fine all’emergenza delle aggressioni al personale viaggiante ignorata da ministero e Regione Liguria”.