Pubblico delle grandi occasioni ieri sera al Teatro Duse di Genova, dove l’autrice e conduttrice televisiva Daria Bignardi ha presentato la sua ultima fatica letteraria: “Ogni prigione è un’isola”.
La scrittrice ha dialogato sul palco con Vittorio Lingiardi, psichiatra e saggista che, insieme a lei ha esplorato il delicato tema della detenzione.
L’autrice ha raccontato della realtà detentiva attraverso la propria narrazione, affrontando le tematiche di sovraffollamento e suicidio dietro le sbarre, ma anche di come il carcere sia uno specchio della società in cui è inserito. Un’analisi puntuale di questo mondo poso noto.
Il suo però non è un saggio sulle istituzioni totali ma un romanzo che ha come sfondo il suo rapporto con queste.
Dai tempi giovanili a Ferrara, dove ha vissuto la detenzione di un fidanzato, fino all’epoca recente in cui, presso i carceri milanesi, svolge laboratori creativi, passando per le strutture oggi abbandonate, magari realizzare su isole come quella di Linosa, luogo da lei scelto per scrivere l’opera.
Il carcere come un’isola, un microcosmo particolare con regole, tempi, spazi e anche un linguaggio unico che risultano sconosciuti all’esterno. Un viaggio interessante in una realtà difficile come quella detentiva, svolto però con la leggerezza e l’agilità delle parole di Daria Bignardi.
L’opera, edita da Mondadori è disponibile in tutte le principali librerie. Roberto Polleri