“Oggi dopo 7 domeniche consecutive in ospedale, posso dedicarmi alla mia famiglia e a rivedere un po’ di dati scientifici. Tra oggi e domani verranno spediti alle più prestigiosi riviste scientifiche internazionali i manoscritti contenenti i dati raccolti dal mio gruppo sul Covid-19”.
Lo ha dichiarato oggi su fb il prof. Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova.
“Siamo riusciti – ha aggiunto Bassetti – grazie alla collaborazione straordinaria di tutti i colleghi del San Martino e dell’Università di Genova a preparare i primi 5 articoli su aspetti diversi dell’infezione. Dati di letalità, di guarigione, di impatto delle varie terapie antivirali e e antinfiammatorie, di sieroprevalenza, ecc.
Anche su questo Il San Martino e l’Università di Genova diranno la loro a livello italiano e internazionale. Così finalmente si ragionerà su fatti e dati e non su parole e supposizioni.
Rivedendo i dati dell’Oms però non posso non notare alcune cose.
La letalità italiana per Covid-19 è più alta di quella di ogni altro paese del mondo, anche di quelli in cui la gente muore per strada senza assistenza sanitaria. Facendo un pò di calcoli:
– Letalità Italia: 13.7%
– Letalità Europa: 9.1%
– Letalità di tutto il mondo esclusa Italia: 5.4%.
Perchè in Italia muore per Covid-19 quasi il 300% in più che non in Uganda, Cina, Venezuela, Ucraina o Tailandia
Perchè il nostro sistema sanitario funziona peggio che in questi paesi o perchè abbiamo sbagliato tutto nella modalità di contare i decessi?
Negli ultimi due mesi chiunque sia morto con la positività del tampone è automaticamente morto di Covid-19. Non è così che si dovrebbe stabilire la causa di morte basta leggere un qualunque modello Istat usato per certificare il decesso.
Inoltre, la letalità riportata oggi è evidentemente sovrastimata anche perchè (e dovrebbe farlo) non tiene conto di tutti i casi di COVID-19 includendo gli asintomatici e quelli che si curano a casa.
Un articolo scientifico pubblicato su Lancet Infectious Diseases da Volmerre e Bommer dice che in Italia abbiamo diagnosticato solo il 6.9% di tutti i casi reali di COVID-19.
Rifacendo quindi i calcoli secondo questi colleghi in Italia ci sarebbero oggi più o meno 3 milioni di casi.
Proviamo a rifare i conti della letalità? Risultato: 0.8%.
Una percentuale ben diversa di quella che andiamo sbandierando in giro per il mondo.
L’ultima riflessione riguarda quello che l’Oms ha detto relativamente all’immunità per Covid-19, asserendo senza alcun elemento scientifico che avere gli anticorpi non sarebbe in grado di evitare una nuova infezione da SARS-coV 2.
Io non sono d’accordo perchè ad oggi a me non risulta che chi ha fatto l’infezione e ha sviluppato le IgG si sia nuovamente infettato.
Occorrerebbe quindi maggiore cautela da parte di così prestigiose organizzazioni scientifiche internazionali nel mandare messaggi così importanti”.